L’ANAP ha diramato alcune linee di sicurezza: «Non aprire a chi si dichiara come operatore ULSS. Gli operatori sanitari non inviano personale a domicilio».
Sono stati segnalati e denunciati in Veneto e in provincia di Verona, casi di tentativi di truffa da parte di falsi infermieri o finti volontari della Croce Rossa, che si presentano a casa per eseguire test di individuazione del Corona virus, oppure, telefonano per segnalare la necessità di eseguire a domicilio il cosiddetto “tampone”.
L’ANAP, (Associazione dei Pensionati di Confartigianato) ha quindi deciso di diramare alcune linee di sicurezza rivolte a tutti i cittadini ed in particolare modo agli anziani.
Gianni Peruzzi, Presidente di Anap, ricorda che «le aziende ULSS non inviano personale a domicilio per effettuare visite e test per il Corona virus. Gli operatori sanitari effettuano visite ed eventuali esami a domicilio solo se allertati preventivamente dai cittadini stessi che, attraverso il medico di famiglia, il 118, il numero nazionale 1500, abbiano segnalato sintomi sospetti o la necessità di accertamenti. Non apriamo la porta di casa a persone sconosciute. Non diamo ascolto ad eventuali sconosciuti che si spacciano per operatori dell’ULSS. Respingiamo senza replica lo sconosciuto che citofona inventando scuse e stratagemmi per entrare in casa».
«ANAP Verona – ha concluso Peruzzi –, invita tutti i soci e i pensionati ad evitare allarmismi e ad attenersi con il massimo della responsabilità civica alle disposizioni che verranno date dalle Autorità competenti. Il Ministero della Salute ha fornito chiarimenti sui comportamenti da tenere da tutti i cittadini nella vita di ogni giorno».
Spi Cgil e Federconsumatori hanno attivato un numero per segnalare truffe e speculazioni: 041.971508.

