Una storia dimenticata, come molte altre storie di “pori” cani mandati a fare una guerra che non volevano, per ideali in cui non credevano, contro nemici che non odiavano.
Al disertore, la storia del bersagliere Alessandro Anderloni, nato a Velo Veronese nel 1881 e ucciso dai carabinieri a San Rocco di Piegara nel 1917 per aver disertato il fronte della Grande Guerra sull’Ortigara, diventa un film tratto dall’omonimo spettacolo teatrale di Alessandro Anderloni (omonimo del protagonista) interpretato da Le Falìe di Velo Veronese.
«Pio ricordo che qui fu ucciso Anderloni Alesandro» è scolpito su una lapide in contrada Negri, a San Rocco di Piegara, sui Monti Lessini Veronesi. Ma di questo soldato, fucilato a trentasei anni dai carabinieri, non c’è traccia né sui monumenti in onore ai caduti, né sui libri. La sua è una storia dimenticata, come molte altre storie di “pori” cani mandati a fare una guerra che non volevano, per ideali in cui non credevano, contro nemici che non odiavano. Che guerra hanno combattuto i soldati, le mogli, le madri, i vecchi, gli orfani? E quale, invece, hanno gestito i generali, i politici, i giornalisti, i monsignori, i banchieri, le duchesse, i re? La Grande Guerra diventa qui in una guerra qualunque. La storia di un soldato diventa l’emblema di tante ingiustizie taciute per anni. Le Falìe tornano a raccontare un capitolo tragico della storia di Velo Veronese. Un paese torna in scena per rendere onore a un disertore. Alessandro Anderloni scrive di un ragazzo che aveva il suo stesso nome e che la Storia avrebbe dimenticato, come molti altri ragazzi che soffrirono e morirono, come lui, durante la Prima Guerra Mondiale.
Il DVD del film Al disertore + libro è distribuito da Bussinelli Editore, in vendita in libreria e sui principali siti on line.