SANGUINETTO – La Guardia di Finanza della Compagnia di Legnago, ha scoperto alcuni lavoratori in nero e locali precari adibiti a sede di lavoro.
Nel comune di Sanguinetto i militari della Guardia di Finanza della Compagnia di Legnago, hanno condotto martedì 11 febbraio un’operazione che ha portato all’individuazione di un laboratorio di confezioni di abbigliamento dove erano impiegati quattro lavoratori clandestini.
I lavoratori, di origine cinese, sprovvisti di documento d’identificazione, sarebbero risultati clandestini in violazione della normativa in tema immigrazione.
Dalle dichiarazioni acquisite, riscontrate con elementi oggettivi risultanti dalla documentazione esaminata dai finanzieri, è emerso che i lavoratori in nero erano pagati in contanti.
Il titolare della azienda, anch’esso di origine cinese, è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per la violazione del Testo Unico sull’immigrazione. La situazione è stata inoltre segnalata alla ULSS per le precarie condizioni in cui si trovavano i locali adibiti a laboratorio.
«L’azienda di confezioni – ha dichiarato la Guardia di Finanza –, è stata sottoposta a ispezione a seguito di una specifica attività di analisi di rischio che ha permesso di rilevare una rilevante movimentazione di merci, specie in ore notturne, a dispetto della esigua forza lavoro (una persona) che formalmente era impiegata».
Attualmente sono ancora in corso approfondimenti sulla provenienza dei capi di abbigliamento lavorati dall’azienda di confezioni che, secondo i finanzieri, «dai preliminari riscontri sarebbero riferibili a una griffe emiliana. Alla luce di quanto rilevato è stata avanzata la proposta di sospensione dell’attività imprenditoriale, all’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Verona, per il superamento della soglia (20%) di lavoratori in nero individuati rispetto ai lavori presenti regolarmente (uno)».