Continua lo sforamento del livello di 50 microgrammi per metro cubo. Divieto di circolazione per gli Euro 4. Palazzo Barbieri: «Sono divieti automatici previsti dal Nuovo Accordo del Bacino Padano».
«Almeno fino a venerdì 31 gennaio, il tempo sarà stabile senza precipitazioni e con venti in prevalenza deboli, pertanto le condizioni meteorologiche risulteranno in prevalenza favorevoli al ristagno degli inquinanti. Per quanto riguarda i livelli di criticità, permane lo stato di allerta “arancione” nelle zone di Verona, Venezia, Treviso, Padova, Vicenza, Mansuè, Mirano, Adria, Rovigo, Badia Polesine, Este, Piove di Sacco, Legnago, San Bonifacio».
Queste le previsioni del bollettino di Arpav fino a lunedì 3 febbraio compreso, che vanno a confermare l’allerta smog degli ultimi giorni di livello arancione per lo sforamento del livello di Pm10 in città, fissato a 50 microgrammi per metro cubo.

La mappa di Arpav che fotografa le concentrazioni di Pm10 nel Veneto per la giornata di venerdì 31 gennaio.
Il comune di Verona, pertanto, mantiene il divieto di circolazione, dalle 8.30 alle 18.30, per tutti i veicoli diesel Euro 4 esclusi i mezzi di trasporto. «Il provvedimento – ha dichiarato palazzo Barbieri –, è automatico e previsto dal Nuovo Accordo del Bacino Padano».
Il provvedimento si aggiunge alle misure preventive antismog già in vigore sul territorio comunale: il divieto di circolazione, dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 18.30, per i veicoli benzina Euro 0 e 1 e per i veicoli diesel fino agli Euro 3; divieto di utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (in presenza di impianto di riscaldamento alternativo), aventi prestazioni energetiche ed emissive che non sono in grado di rispettare i valori previsti almeno per la classe 3 stelle.