Al convegno inaugurale si è parlato di Green Deal e sostenibilità. Il ministro Teresa Bellanova: «Gli agricoltori europei sono i custodi degli ecosistemi e tutori della biodiversità».
Come già anticipato da questo giornale, si è aperta mercoledì 29 gennaio la 114ª edizione di Fieragricola a Verona, con un convegno inaugurale a cui hanno partecipato il ministro delle Politiche agricole Teresa Bellanova, il ministro dell’Agricoltura della Croazia (paese ospite di questa edizione) Marija Vučković, che presiede il Consiglio dei ministri agricoli dell’Ue nel primo semestre 2020, il presidente di Veronafiere Maurizio Danese, il sindaco di Verona Federico Sboarina, il presidente della Provincia di Verona Manuel Scalzotto, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il presidente della 9° Commissione del Senato Gianpaolo Villardi.
In collegamento da Bruxelles l’europarlamentare Paolo De Castro, primo vicepresidente della Commissione Agricoltura e Sviluppo rurale e relatore per il Parlamento europeo della proposta di riforma della PAC (Politica Agricola Comune) post 2020.
Fulcro dell’incontro è stato il Green Deal, letteralmente Patto Verde, che prevede un percorso europeo mirato per un passaggio alle energie pulite e alle tecnologie verdi, nell’ottica di uno sviluppo più interessato alla salvaguardia dell’ambiente e dell’uomo. Quello del Green Deal, è anche il grande tema su cui è incentrata tutta la quattro giorni di Fieragricola.
«L’emergenza climatica è una questione urgente, geopolitica ancora prima che economica – ha dichiarato il ministro Bellanova –. Questo impone di cambiare i nostri modelli di sviluppo. Il Green Deal è un’occasione che non possiamo perdere. Gli agricoltori europei sono custodi degli ecosistemi e tutori della biodiversità, sono i primi presidi contro il dissesto idrogeologico. Per questo in chiave ambientale non possiamo chiedere sforzi all’agricoltura, né agli agricoltori di farsi carico di costi superiori. La sostenibilità dev’essere sociale ed economica, oltre che ambientale».
«Sostenibilità, sicurezza alimentare, redditività, economia circolare – ha puntualizzato il presidente Danese –, sono parole chiave su cui oggi deve confrontarsi l’agricoltura, chiamata ad aumentare la produzione di cibo e al contempo operare in modo sempre più etico».

