Da quattro giorni Verona supera i limiti giornalieri. Dal 28 gennaio divieto di circolazione per i diesel Euro 4. Segala: «Il nostro impegno per la qualità dell’aria è costante».
La stazione di Arpav fissa al Giarol Grande ha registrato il superamento del valore limite giornaliero di PM10 fissato a 50 microgrammi/metro cubo per 4 giorni consecutivi, facendo scattare l’allerta arancione dopo che giovedì 23 gennaio la concentrazione di Pm10 era pari a 57 microgrammi per metro cubo, venerdì 24 gennaio a 70, sabato 25 gennaio a 66 e domenica 26 gennaio a 71.
Torna quindi a Verona l’allerta smog segnalata anche dal rapporto Mal’aria di Legambiente (riportato da questo giornale il 23 gennaio), dopo la parentesi da livello verde del 13 gennaio, e che vede la città scaligera ottava in Italia per giornate fuorilegge (114 giorni considerando Pm10 e Ozono).
Palazzo Barbieri informa, quindi, che «da martedì 28 gennaio a giovedì 30 gennaio compreso scatterà per tutti i diesel Euro 4 privati, il divieto di circolazione. Inoltre, a causa delle condizioni meteo di alta pressione che stanno interessando tutta la Pianura Padana, è in vigore il divieto previsto per il raggiungimento del livello di allerta arancio per lo sforamento del livello di Pm10 in città».
Nell’agglomerato di Verona, sono interessati dall’allerta arancio anche i comuni di Bussolengo, Buttapietra, Castel d’Azzano, Fumane, Grezzana, Lavagno, Mezzane di Sotto, Negrar, Pescantina, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, San Pietro Incariano, Sommacampagna, Sona, Villafranca di Verona.
«C’era da aspettarsi che il nostro microclima non bastasse a differenziarci dal resto del nord Italia che da settimane è in allerta arancio – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente Ilaria Segala –. Il nostro impegno per la qualità dell’aria è costante, con le nuove piantumazioni, le scelte urbanistiche e l’attenzione verso la mobilità sostenibile».
Tutti i divieti in vigore saranno visibili sui pannelli a messaggio variabile presenti sul territorio comunale.

