A proporre via Almirante è stato il presidente del Consiglio comunale Ciro Maschio. Per la cittadinanza onoraria alla Segre il Consiglio si è espresso all’unanimità, con sette assenti. Il Sindaco di Verona: «Non vedo cosa ci sia di anomalo».
Verona è diventata un caso nazionale per la via titolata a Giorgio Almirante e la cittadinanza onoraria a Liliana Segre, due decisioni prese quasi in contemporanea. Per la cittadinanza all’ex deportata ad Auschwitz il Consiglio comunale si era espresso all’unanimità il 16 gennaio; per la via all’ex parlamentare del MSI (Movimento Sociale Italiano) la decisione della Giunta è dell’8 gennaio. Appresa la notizia, Segre ha commentato che «le due scelte sono di fatto incompatibili, per storia, per etica e per logica. La città di Verona non può fare due scelte che sono antitetiche l’una all’altra. Questo no, non è possibile!».
«L’Amministrazione di Verona la sua scelta l’ha già fatta – replica però il Sindaco –. Ha voluto conferire la cittadinanza onoraria a Liliana Segre per la sua storia personale e per il valore di ciò che rappresenta, e ha votato la mozione per una via a Giorgio Almirante, che è stato un uomo politico democraticamente eletto da milioni di italiani. Non vedo cosa ci sia di anomalo visto che molte altre città d’Italia lo hanno già fatto».

Liliana Segre
Il 19 gennaio il Consigliere comunale Michele Bertucco (Verona e Sinistra in Comune) aveva parlato di «follia dell’Amministrazione comunale» accusando la Giunta di sdoganare «una figura come quella di Almirante che del razzismo omicida fu un accanito e mai pentito teorico». Il giorno successivo l’associazione veronese La città che sale aveva consegnato una lettera aperta al Prefetto di Verona Donato Cafagna, per invitarlo a non autorizzare la delibera per una strada cittadina a Giorgio Almirante.
Per i Consiglieri regionali M5S Veneto «la cittadinanza onoraria alla Segre è una precisa scelta di campo: quella che vede le istituzioni locali stare sempre dalla parte della nonviolenza, della pace e dei valori democratici e repubblicani. E questo non è conciliabile con una via in memoria di un politico che non ha mai nascosto la sua provenienza fascista e la sua nostalgia di quel periodo sciagurato della nostra storia. Bene fa Liliana Segre a declinare a malincuore la cittadinanza onoraria di Verona. Male, molto male fa l’Amministrazione delle città scaligera a coccolare nostalgici fascisti, mancando di rispetto alle vittime dell’olocausto».
Racconta Liliana Segre all’agenzia ADNkronos: «Quando ero bambina, a Milano, mi ricordo di Corso del Littorio che poi dopo la Liberazione divenne Corso Matteotti. Le vie sono sempre quelle, i loro nomi cambiano a seconda delle stagioni: ma non credevo proprio che questa fosse la stagione di Giorgio Almirante, pensavo o mi illudevo che fosse passata… un conto è intitolare strade a Moro o a Nenni, a Berlinguer o a La Malfa, un altro è intitolarla ad Almirante che ha una storia diversa, anzi ben diversa, visto che fu tra i sostenitori del Manifesto della Razza per il quale noi ebrei non eravamo italiani. Credevo che quel tempo non ci fosse più in Italia, ora apprendo che purtroppo c’è ancora».

Giorgio Almirante
«Come spesso accade con le cose che riguardano Verona – continua ancora Sboarina – si accendono purtroppo dibattiti strumentali, che non aiutano il percorso di pacificazione. Si cerca sempre la polemica e si passa sopra alle istituzioni e al loro voto democratico. A tutti costoro, ricordo il discorso del presidente Giorgio Napolitano, che nel 2014 disse “Giorgio Almirante è stato espressione di una generazione di leader che hanno saputo confrontarsi mantenendo un reciproco rispetto a dimostrazione di un superiore senso dello Stato”. Almirante ha fatto la storia del nostro paese e della destra italiana nel confronto parlamentare e non vedo perché non possa avere intitolata una via. Non è una scelta fatta in contrapposizione con nessuno». (Le parole di Napolitano si riferiscono a un messaggio del 2014 letto durante un convegno alla Camera dei deputati e indirizzato alla vedova del leader del MSI nel centenario della morte, ndr).
A proporre via Almirante è stato il presidente del Consiglio comunale e deputato di Fratelli d’Italia Ciro Maschio. La cittadinanza onoraria per Liliana Segre, proposta da Bertucco, è stata votata all’unanimità dal Consiglio comunale. Sette gli assenti: il Sindaco Federico Sboarina, Andrea Bacciga, Stefano Bianchini, Patrizia Bisinella, Mauro Bonato, Vito Comencini, Flavio Tosi e Marta Vanzetto. (g.m.)


Redazione2
22/01/2020 at 19:59
“Per la sua storia personale”, dice il Sindaco. Che frase infelice. In queste 5 parole (leggi l’articolo) si svela il pensiero di chi le ha pronunciate. Come se la storia personale di Liliana Segre fosse scollegata da tutto ciò che l’ha determinata.
Marcello
22/01/2020 at 17:18
Ma il Presidente del Consiglio comunale quanto sale ha in zucca? Lo sapeva che non si può parlare di equidistanza tra destra e sinistra nei due casi (via Almirante e cittadinanza a Segre), ma di disonore per la libertà e la democrazia da una parte e di piena legittimazione democratica dall’altra. Non si può disconoscere il ruolo fascista e razzista che ha avuto, storicamente, il giovane adulto Almirante (che è del ’14, ma aveva un ruolo apicale nel ’38 in una nota rivista fascista), ruolo che ha successivamente dovuto modificare a beneficio della sua carriera politica, sia per le rovinose (per noi, non per lui) sorti della guerra che per la necessità di reinventarsi un ruolo nella rinascente democrazia.Non si può presiedere in questo modo fazioso.
Maurizio Danzi
22/01/2020 at 08:46
L’ex assessore allo della giunta Tosi “non vede cosa ci sia di anomalo”: delle due l’una : o è in buona fede e allora c’è da essere preoccuparsi per la conduzione della città, anche se l’amministrazione tutta lo può confortare ; o è in malafede , lui e i suoi scherani che vantando un medesimo percorso politico, quello sono e niente altro .
Sciarpa o non sciarpa il nostro si è dimostrato già in altre situazione perspicace ma vecchio ; a meno che il suo essere di tutti non lo dobbiamo intendere come essere disponibile a qualsiasi politica.
Giuseppe Braga
22/01/2020 at 07:34
FISCHIA IL VENTO!
Elisa Paganica
28/01/2020 at 11:01
Io davvero non capisco come possa un consiglio comunale serio approvare la proposta di titolazione di una via a Verona a Giorgio Almirante. Almirante ha appoggiato le leggi razziali che hanno decretato prima la morte civile di molti cittadini italiani allontanati dai posti di lavoro e poi la sofferenza e la morte reale nei campi di sterminio. Ora vorrebbe dire negare quella che per il popolo italiano è stato una tragedia immane. E questi fanno i furbi mica è necessario titolare le vie ai politici. Possiamo fare di meglio! Non dimentichiamo che quanto è successo può ripetersi e magari tuo figlio, tuo nipote un giorno potrebbe essere lui dalla parte sbagliata, per una questione di razza.