Per il Giorno della Memoria Verona organizza una mostra all’interno del vagone utilizzato per le deportazioni e due giorni di celebrazioni, con una proiezione realizzata dai ragazzi del servizio civile all’ANED ed uno spettacolo di Vanni de Lucia.
Mercoledì 22 gennaio in piazza Bra, in occasione del Giorno della Memoria, sarà esposto il vagone utilizzato tra il 1943 e il 1945 per le deportazioni naziste. Il vagone rimarrà davanti al Liston fino al 30 gennaio. Il carro sarà accessibile dalle 9.00 alle 17.00. All’interno dei vagoni, la storia dei veronesi morti nei campi di concentramento e sterminio, i simboli utilizzati per contraddistinguere i deportati e una raffigurazione su cosa sarebbe l’Europa se Adolf Hitler avesse vinto la guerra. Davanti al monumento di Vittorio Emanuele è stata allestita la mostra realizzata dall’associazione Figli della Shoah.
La prossima settimana si susseguiranno, invece, le cerimonie ufficiali.
Lunedì 27 gennaio alle ore 9.00 sarà deposta una corona al monumento ai Deportati in piazza Bra. Autorità e presenti si sposteranno poi in Gran Guardia dove si susseguiranno gli interventi ufficiali di Prefettura, Comune e Consulta scolastica provinciale. Sarà poi il turno dell’oratore della giornata, Guido Lorenzetti.
Verranno poi consegnate le medaglie d’onore ai cittadini italiani deportati ed internati nei lager nazisti e le medaglie della città. La mattinata si concluderà con la proiezione del video 5 maggio Mauthausen Memoria, realizzato dai ragazzi in servizio civile all’ANED (Associazione Nazionale Ex Deportati nei campi nazisti), e con lo spettacolo Schnell, Schnell scritto e interpretato da Vanni De Lucia. Alle ore 14.30 seguirà la deposizione di una corona al Cimitero Ebraico di via Badile.
Domenica 26 gennaio, invece, in piazza Isolo si terrà la cerimonia Il monumento vive. Alle ore 11.30, sotto la scultura Filo spinato di Pino Castagna, verrà deposta una corona e saranno recitate alcune preghiere cristiane ed ebraiche, in ricordo delle vittime della Shoah e di tutti i deportati. Seguirà l’intervento dello storico Carlo Saletti che si concluderà con un canto aschkenazita.

