SALA GUARDINI. Si parlerà di una ragazza che è riuscita a non restare stazionaria, ma anche di barriere, dopo di noi, telelavoro e altre assenze. Consigliato anche a chi il libro lo ha già letto.
Più che il coma, il marciapiede giovedì 23 gennaio 2020, alle ore 18:00 in Sala Guardini, in via Dietro Anfiteatro (retro di San Nicolò all’Arena) una rilettura di Stazionario sarà lei di Gianni Falcone. Conduce Cinzia Inguanta; contributi musicali di Anna Lisa Buzzola, Claudio Moro e Cristina Ribul Moro; voce narrante Fausto Tognato.
Un incidente, un trauma improvviso e ci si ritrova attaccati a fili e tubi. Spesso se ne esce, ma bisogna mettere in conto qualche danno; i farmaci, la fisioterapia, i familiari e gli amici, la solidarietà restituiscono una vita possibile benché limitata da un corpo che non è più lo stesso.
E dopo? Si è cittadini come prima, come gli altri? No, bastano i pochi centimetri di un marciapiede per separarti da una passeggiata, uno spettacolo, un mezzo pubblico, un evento sportivo, la scuola, il lavoro… E così subito il marciapiede diventa il simbolo negativo di tutti gli ostacoli, fisici e mentali, che la disabilità deve affrontare.
Si parlerà di una ragazza che è riuscita a non restare stazionaria, ma anche di barriere, dopo di noi, telelavoro e altre assenze. Consigliato anche a chi il libro lo ha già letto. Con qualche foto, un paio di video e un filo di ironia, che aiuta sempre a girare le pagine storte della vita.
Non è necessario acquistare il libro, ma chi lo farà contribuirà all’opera della Ronda della carità alla quale sarà devoluta parte del ricavato. Grazie!
Gianni Falcone cura la rubrica di satira di Verona In, con cui ha anche pubblicato Verona – (p)assaggi pedonali, una documentazione fotografica sugli attraversamenti pedonali incompleti o pericolosi; gestisce il blog www.giannifalcone.it di satira politica e sociale e il sito www.senzabarriere.verona.it, che documenta l’esistenza di barriere fisiche e non solo presenti a Verona.

Nasce a Firenze il 4 giugno 1961, sposata con Giuliano, due figli: Giuseppe e Mariagiulia. Alcuni grandi amori: la lettura, il cinema, il disegno, la fotografia, la cucina, i cinici, le menti complicate e le cause perse. Dopo la maturità scientifica, s’iscrive al corso di laurea in medicina e chirurgia per poi diplomarsi in design all’Accademia di Belle Arti Cignaroli. Nel 2009 s’iscrive alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca. Giornalista pubblicista dirige Radio Popolare Verona, già direttrice del magazine online Verona-IN con il quale continua a collaborare coordinando la redazione spettacoli e scrivendo di libri. Nel 2006 ha curato la pubblicazione di La Chiesa di Verona in Sinodo e di Il IV Convegno Ecclesiale Nazionale, nel 2007 di Nel segno della continuità. Nel 2011 l’esordio letterario con la pubblicazione del suo primo romanzo Bianca per la casa editrice Bonaccorso. Alcune sue poesie sono pubblicate nel 2° volume della Raccolta di Poesie del Simposio permanente dei poeti veronesi (dicembre 2011), altre sono pubblicate nella sezione Opere Inedite sul blog dedicato alla poesia di Rainews. cinzia.inguanta@email.it
