È stato firmato lo scorso 27 dicembre in comune tra il prefetto Donato Cafagna ed il sindaco Federico Sboarina il protocollo d’intesa per il controllo di vicinato.
Anche a Verona è stato istituzionalizzato il controllo di vicinato: il protocollo d’intesa, condiviso con la questura ed i comandanti provinciali dell’Arma e della Guardia di finanza, è stato firmato lo scorso 27 dicembre in comune tra il prefetto Donato Cafagna ed il sindaco Federico Sboarina.
In 6 articoli il documento, denominato quartiere sicuro, prevede attività svolte da gruppi di cittadini che osserveranno quanto accade nella propria zona di residenza, senza svolgere “qualunque forma, individuale o collettiva, di pattugliamento del territorio” e con l’assoluto divieto di utilizzare divise e simboli delle forze armate e di polizia.
Le comunicazioni riguardanti quanto visto dovranno essere comunicate dai cittadini attraverso una app sulla quale i post pubblicati resteranno per sette giorni e saranno visibili alle forze di polizia ed alla polizia locale. Reati o fatti pericolosi per l’ordine e la sicurezza pubblica dovranno comunque esser sempre tempestivamente segnalati al numero unico europeo oppure ai numeri di emergenza della Polizia di Stato e dell’Arma dei carabinieri.
I contenuti del protocollo, di durata triennale, dovranno essere approvati dal comune di Verona con un delibera di giunta che sarà poi trasmessa al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica per la relativa approvazione.
Antonio Mazzei
Il quadro normativo del controllo di vicinato, legge veneta 34 dell’8 agosto 2019.

Antonio Mazzei è nato a Taranto il 27 marzo 1961. Laureato in Storia e in Scienze Politiche, giornalista pubblicista è autore di numerose pubblicazioni sul tema della sicurezza. antonio.mazzei@interno.it
