Presentato il progetto di ampliamento del Parco Santa Teresa e la realizzazione di un bosco urbano per Verona. L’iniziativa nasce dai laboratori di partecipazione condivisa del progetto Looper.
Venerdì 3 gennaio a palazzo Barbieri gli assessori all’Urbanistica Ilaria Segala, alla Viabilità Luca Zanotto e ai Giardini Marco Padovani, hanno illustrato il progetto di ampliamento del Parco Santa Teresa e la realizzazione di un bosco urbano per Verona. L’iniziativa nasce dai laboratori di partecipazione condivisa organizzati nell’ambito del progetto europeo Looper – Learning Loops in the Public Realm, a cui Verona ha aderito assieme a Bruxelles e Manchester.
L’attuale parco di Santa Teresa, che si sviluppa tra viale dell’Agricoltura e viale dell’Industria, potrebbe essere ampliato su altri tre lotti del PRUSST (Programma di Riqualificazione Urbana e Sviluppo Sostenibile del Territorio). I primi due da 20.000 metri quadri, di proprietà del Comune e situati al di là di via Ongaro, e il terzo che invece è di proprietà di Ater.
L’idea è quella di interrompere la viabilità su via Ongaro e collegare i primi due lotti al parco, destinandone uno alla riforestazione urbana. Per quanto riguarda l’area di Ater potrebbe essere chiesta la riduzione del 50% dell’edificabile, in modo da destinare la restante metà ad area verde. I crediti edilizi dovrebbero essere spostati in altre zone di paritario valore per evitare il danno erariale. Presenti alla conferenza stampa anche Chiara Martinelli, presidente di Legambiente, e Giorgio Benini del comitato Verona Sud.
«Ci siamo messi subito al lavoro per valutare questi due progetti che, sicuramente, avrebbero una ricaduta importante per tutto il quartiere, dal punto di vista della qualità della vita e della sostenibilità ambientale – ha dichiarato l’assessore Segala –. Ovviamente ora dovremo sederci al tavolo con Ater e verificare dove è possibile spostare i crediti edilizi. Essendo terreni edificabili, con un determinato valore economico, non si può fare semplicemente una variante per farli diventare un parco pubblico, dobbiamo prima trovare delle aree alternative dove far atterrare quei volumi edilizi».
«Su Verona Sud si giocano delle partite importanti – ha puntualizzato Zanotto –. Se da un lato verranno realizzate opere fondamentali per la viabilità, come la statale 12, il ribaltamento del casello autostradale e il filobus, dall’altra lavoriamo a progetti di sostenibilità ambientale per ridare un volto ai quartieri residenziali. La prima cosa da fare è sicuramente interrompere la viabilità su via Ongaro, spostare i posteggi nelle vie limitrofe e collegare i lotti di proprietà del Comune con il parco».
«Un bel lavoro frutto di un progetto europeo al quale abbiamo creduto fin dall’inizio – ha concluso Padovani –. Più verde a Verona Sud ma anche negli altri quartieri della città. A breve, in via Rigoletto, piantumeremo 2.000 tra piante ed essenze. Un impegno costante per aumentare il patrimonio verde cittadino e preservare l’esistente».