L’applicazione consente attraverso il rilevamento degli ingressi nei locali e il controllo delle consumazioni, con l’affidamento di bonus per i giovani automobilisti, di ridurre gli incidenti stradali.
H18, un noto locale di Verona supportato dall’AIFVS (Associazione Italiana Familiari e Vittime della strada Onlus), ha ideato un sistema per ridurre gli incidenti stradali causati dal consumo eccessivo di alcol, tramite un’applicazione per il cellulare.
Alberto Pallotti, Presidente AIFVS, ha dichiarato che «l’applicazione consente attraverso il rilevamento degli ingressi nelle discoteche e il controllo delle consumazioni, con l’affidamento di bonus economici per i giovani automobilisti responsabili, di ridurre gli incidenti stradali» e che «è stata proposta dai proprietari del locale veronese, molto sensibili alla tematica e preoccupati per la sorte dei giovani del posto, che preferivano portarsi gli alcolici da casa e consumarli per strada, pur di bere liberamente».
«Nello specifico – ha spiegato il leader dell’AIFVS – i drink vengono somministrati solo previa esibizione di un codice univoco, generato per la consumazione, e dopo l’individuazione di un ‘guidatore designato’, che trasporti in auto con lui altri ragazzi, e da premiare in caso non beva. Dopo l’intervento di mercoledì scorso alla camera dei deputati, e l’importante traguardo raggiunto con l’approvazione all’unanimità della risoluzione per lo stop alle stragi del sabato sera, ho di nuovo parlato con l’On. De Gregorio, illustrandogli questo progetto da riprodurre su ampia scala. Il parlamentare pentastellato ha espresso grande entusiasmo per questa iniziativa, ritenendola fondamentale per la riduzione delle stragi giovanili, e ha ribadito più volte che intende aiutarci a lanciarla per sensibilizzare i cittadini. L’alcool è uno svago che troppe volte diventa ragione di morte sulle nostre strade. I progetti ci sono, e questo è il primo di una lunga serie che proponiamo, adesso occorre impiegare il fondo contro l’incindentalitá notturna, che da troppo tempo giace senza un perché».