Lo chiedono con una mozione i consiglieri regionali Corsi, Montagnoli, Valdegamberi, Bassi, Brusco, Casali, Bigon, Salemi, Giorgetti e Negro.
Lunedì 23 dicembre è stata presentata, presso la sede del Comitato Carnevale Bacanal del Gnoco, Quartiere San Zeno, a Verona, l’iniziativa promossa dai consiglieri regionali veronesi e dal Comitato finalizzata a dare la possibilità a tutti gli studenti delle Scuole della Provincia di Verona di partecipare alla tradizionale festa del Venerdì Gnocolar, calendarizzata il 21 febbraio 2020, che rappresenta la manifestazione principale delle celebrazioni carnevalesche. Il prossimo anno verrà tagliato il traguardo della 490esima edizione.
Ha esordito il consigliere regionale Enrico Corsi (LN): «Siamo qui oggi per chiedere al Provveditorato agli Studi di consentire la partecipazione alla festa del Venerdì Gnocolar agli studenti di tutte le scuole della provincia scaligera, modificando il calendario scolastico e anticipando di fatto di un solo giorno le festività carnascialesche. Su mia iniziativa, tutti i consiglieri regionali veronesi hanno sottoscritto una mozione affinché la Regione si faccia promotrice presso il Provveditore della richiesta che la 490 edizione della storica manifestazione, venerdì 21 febbraio 2020, possa vedere la partecipazione di tutti i ragazzi della città. In questo modo, daremo la giusta importanza al Carnevale di Verona e, soprattutto, alle manifestazioni del Venerdì Gnocolar, importantissime per valorizzare al meglio le nostre tradizioni e il nostro territorio. Da anni, il Comitato avanza questa richiesta, ahimè non ascoltato».
Gli ha fatto eco il collega della Lega, Alessandro Montagnoli: «Il Venerdì Gnocolar rappresenta un grande giorno di festa per tutti, con il coinvolgimento delle famiglie. Non va poi dimenticata la valenza culturale della manifestazione, che valorizza le nostre tradizioni, la nostra cultura, rafforza il valore identitario e promuove l’intero territorio scaligero».

Verona, Papa del Gnoco (Foto Filippo Brunelli)
Il consigliere del Gruppo Misto/Tzimbar Earde, Stefano Valdegamberi ha offerto un interessante excursus storico, rammentando che «nel corso della Storia, fin dall’epoca dei Romani, chi ha detenuto il potere ha sempre cercato di accattivarsi il favore popolare, soprattutto nei momenti di carestia, elargendo cibo e momenti di svago. Anche il Bacanal del Gnoco è nato in un contesto di povertà, con le autorità cittadine che hanno voluto regalare alla popolazione affamata gnocchi e un po’ di spensieratezza. Il Venerdì Gnocolar e il Papà del Gnoco fanno parte integrante della cultura veronese, rappresentano momenti di gioia e sana ironia. Ritengo quindi che, chiudendo le scuole venerdì 21 febbraio, i ragazzi non perderanno il loro tempo, ma guadagneranno un giorno, ben speso in cultura».
Anche il consigliere del Centro Destra Veneto, Andrea Bassi, ha ricordato che “a consacrare il Venerdì Gnocolar a giorno di festa per tutti, studenti compresi, già ci abbiamo provato negli anni scorsi, ma senza portare a casa il risultato sperato. Auspico tuttavia che i nostri sforzi potranno essere coronati nell’edizione 2020, anche grazie all’iniziativa del collega Corsi, appoggiata da tutti i consiglieri regionali veronesi. I giovani devono essere protagonisti di una manifestazione che caratterizza la nostra città e promuove in tutto il Mondo le tradizioni scaligere».
D’accordo anche le Opposizioni, con il consigliere Pentastellato Manuel Brusco che ha rinnovato la richiesta alla Giunta Regionale «affinché venga finalmente accordata la giusta attenzione al Carnevale scaligero, modificando il calendario scolastico per permettere a tutti gli studenti della Provincia di partecipare a questa grande festa popolare. Chiudere le scuole il Venerdì Gnocolar, inoltre, consentirebbe di alleggerire il traffico urbano che, in quel giorno, è sempre molto congestionato. La nostra richiesta è quindi assolutamente di buon senso e intende valorizzare ancora di più una tradizione secolare della città, ma non solo».
Ha chiuso il Presidente del Bacanal del Gnoco, Valerio Corradi, che ha sottolineato che «nel 2020, taglieremo il traguardo della 490 edizione di una manifestazione ormai plurisecolare, e abbiamo calendarizzato diverse iniziative: partiremo il 26 gennaio con l’elezione del Papà del Gnoco, la maschera popolare più importante d’Italia; poi, il 21 febbraio, sarà celebrato il Venerdì Gnocolar, che coinvolgerà circa 85 mila persone; il 23 febbraio si terrà la cavalcata storica, con 100 cavalli che attraverseranno le vie cittadine accompagnando Tommaso Da Vico, Papà del Gnoco, fino a Piazza San Zeno, e chiuderemo il 25 febbraio, con l’ultimo ballo in costume presso la Gran Guardia, intitolato ‘Il Magnifico Convivio’».
La mozione è stata sottoscritta anche dai consiglieri regionali scaligeri Stefano Casali (Centro destra Veneto – Autonomia e libertà), Anna Maria Bigon e Orietta Salemi (Partito Democratico), Massimo Giorgetti (Più Italia! – Amo il Veneto), Giovanna Negro (Veneto Cuore Autonomo). (Arv)


Susanna Zoppi
24/12/2019 at 13:33
il Calendario Scolastico Veneto è già stato deliberato ad Aprile 2019 e non prevede festività esclusive provinciali; questo intervento – improvviso – che non rispetta le procedure, che obbliga tutti gli istituti veronesi (perché solo il Consiglio di Istituto potrebbe deliberare ORA ma solo sottraendo 1 giorno da un’altra parte….per esempio diminuendo le vacanze di Pasqua? togliendo il mercoledi delle ceneri? poi insorge Parona e la festa de la renga…!) è solo finalizzato ad un consenso Autonomia per le Tradisioni Venete … L’ingerenza della Politica nel sistema scolastico… Con la pessima risultanza che in alcuni istituti poi gli alunni tornano sui banchi di scuola il sabato…altri no….e che si fa?