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Verona si candida a Capitale italiana della Cultura 2021

Il bando, emesso dal Mibac il 12 novembre scorso, dà maggiore spazio rispetto agli anni precedenti alla sostenibilità ambientale e richiede l’invio di un dossier con la proposta di Verona.

silent dante
Verona, Piazza dei Signori, staua di Dante Alighieri

Il bando, emesso dal Mibac il 12 novembre scorso, dà maggiore spazio rispetto agli anni precedenti alla sostenibilità ambientale e richiede l’invio di un dossier contenente la proposta di Verona.

Lunedì 16 dicembre il Sindaco Federico Sboarina, ha inviato al Ministero per i Beni culturali la candidatura di Verona a Capitale italiana della Cultura per il 2021. Il bando, emesso dal Mibac il 12 novembre scorso, dà maggiore spazio rispetto agli anni precedenti alla sostenibilità ambientale e richiede, entro la data del 2 marzo 2020, l’invio di un dossier contenente la proposta di ogni città in gara.

«Verona ha già una sua collocazione in ambito nazionale – ha dichiarato il sindaco –, non ci serve la candidatura per accrescere la nostra fama. Partecipare al bando, serve invece per dare nuovi stimoli e nuova creatività a tutti gli stakeholder. Anche il recente rapporto sulla Qualità della vita dimostra che il lavoro di squadra porta grandi risultati, c’è molta carne al fuoco per creare un dossier che valorizzi al massimo il nostro patrimonio culturale e artistico. Non vogliamo presentare un elenco di eventi o manifestazioni, ma dare vita a un progetto per un percorso virtuoso partendo da 21 luoghi di Verona di grande interesse storico e urbanistico, anche fuori dai circuiti turistici soliti. A questo si aggiungeranno le celebrazioni per i 700 anni dalla morte di Dante, che scadono proprio nel 2021 e che ci vedono già collaborare con le città di Firenze e Ravenna».

«Nel dossier c’è la volontà di puntare sulla valorizzazione dei patrimoni di pietra di Verona – ha sottolineato l’assessore alla Cultura Francesca Briani –, intesi come mura, pietre e fossili. Questi percorsi si intersecheranno con le manifestazioni dantesche che partiranno già a fine gennaio per concludersi a settembre 2021 e che vedono Verona grande protagonista. Innovazione e discontinuità faranno parte della nuova progettualità».

1 Comment

1 Comment

  1. Maurizio Danzi

    19/12/2019 at 12:44

    Raramente, mi sia consentito, ho sentito un tale cumulo di banalità espresse in ordine sparso. La mia speranza è che Verona-In sia sufficiente a parlare di bellezza perché solo quella ci salverà. Giunta permettendo.

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