MODUS – SPAZIO CULTURA. Brillante testo di Gérard Watkins che indaga i processi mentali e comportamentali delle violenze fisiche e psicologiche esercitate dagli uomini sulle donne.
Nuovo imperdibile appuntamento al Modus Verona, il Teatro di Piazza Orti di Spagna, con Teatro di Dioniso di Torino, una delle realtà più interessanti del panorama nazionale, che venerdì 13 dicembre 2019 alle 21:15 presenta il suo ultimo lavoro Scene di violenza coniugale. Lo spettacolo è stato presentato con successo allo scorso Roma Europa Festival e poggia sulla co-produzione del Teatro di Roma e di Progetto Fabulamundi. In scena Clio Cipolletta, Roberto Corradino, Aron Tewelde e Annamaria Troisi, quattro attori di straordinaria levatura guidati dell’estro e talento della regista Elena Serra, nome affermato nel mondo teatrale. Un brillante testo di Gérard Watkins che indaga con estrema precisione i processi mentali e comportamentali delle violenze fisiche e psicologiche esercitate dagli uomini sulle donne. Lo spettacolo è inserito nel Percorso TU DONNA, un ciclo di spettacoli e film organizzato da Modus con l’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Verona.
Un testo duro, gelido, senza sbavature che mette sotto la lente di ingrandimento i processi mentali e comportamentali di vittima e carnefice. Uno spettacolo che nasce da un’indagine dell’autore anglo-francese durata cinque anni, condotta incontrando criminologi, psicologi, educatori, medici, avvocati, magistrati, poliziotti. Una coppia di giovani immigrati in Francia dall’infanzia e una appartenente alla media borghesia. Ciò che accade nel testo è la costruzione metaforica di una gabbia all’interno della quale sia i carnefici sia le vittime finiscono per rimanere chiusi, distrutti dalla violenza esercitata e subita. Ciò che colpisce nel testo di Watkins è la capacità di non debordare mai, di non indulgere in effetti pietistici ma, al contrario, di costruire una struttura millimetrica e – pur nella carne viva della questione – totalmente algida. Un occhio da entomologo che osserva e riporta con rigore scientifico i percorsi mentali dei quattro protagonisti, di cui svela infine le origini, elemento che ne spiega gli atteggiamenti ma non assolve: la vittima è vittima, l’aguzzino è aguzzino, ognuno è responsabile della propria disumanità, dei propri atti violenti, della propria acquiescenza.
Il progetto ha confermato in questi mesi di studio e confronto la vocazione ad essere un valido strumento di public engagment e development in modo particolare rispetto agli operatori che fronteggiano quotidianamente la violenza domestica a partire dagli stessi psicologi ed è in corso di riconoscimento come percorso di formazione dall’Ordine degli Psicologi della Liguria.
Dal 1991, il Teatro di Dioniso si occupa di produzione e programmazione teatrale a livello nazionale e internazionale. Numerosi gli artisti che hanno costruito la storia della compagnia tra cui, in primis, Valter Malosti e Michela Cescon.
Informazioni e prenotazioni su www.modusverona.it