Dal consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune Michele Bertucco, riceviamo e pubblichiamo.
Dopo la Cercola e San Rocchetto, anche i legali della società titolare di Cava Speziala si rivolgono per iscritto a tutti i consiglieri comunali e agli organi di stampa con l’ennesima letterina di diffida dai toni poco concilianti. Secondo Area Srl, infatti, l’emendamento da me proposto e accolto dall’amministrazione per ripristinare sull’ex cava le previsioni urbanistiche del PAT (Piano di Assetto del territorio), ossia parco pubblico, sarebbe stato inammissibile, ragion per cui invitano, anzi, diffidano i consiglieri dall’approvare la Variante 23 senza che esso sia stato rigettato.
Per quanto mi riguarda faccio solo presente che l’emendamento non solo è stato dichiarato ammissibile dagli uffici comunali, che l’hanno valutato attentamente anche dal punto di vista tecnico, ma è stato pure sottoscritto da tutti i capigruppo in Consiglio comunale prima di essere accolto dall’amministrazione.
Nel merito, c’è da dire che non ci si è inventato nulla, semplicemente sono state ripristinate le previsioni del PAT dove si dice che dopo tanti anni prima di sfruttamento economico e poi di abbandono, è tempo che l’ex cava venga impiegata a beneficio della collettività.
Credo anche che sia ora di finirla con questa moda – lanciata a suo tempo da Italiana Costruzioni sul revocato project dell’Arsenale – dei privati che scrivono ai consiglieri comunali con toni più o meno perentori o minacciosi per spiegare loro come dovrebbero votare. Il Consiglio comunale può esprimersi pro o contro la volontà dei privati perché sta al Consiglio valutare il migliore bilanciamento tra interesse pubblico e interesse privato. Se non gli si riconosce nemmeno questo diritto, gli organi elettivi non avrebbero senso di esistere e comanderebbero direttamente le aziende private.
Michele Bertucco
Consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune


Enrico
22/01/2023 at 09:25
Giustissime le considerazioni dell’assessore Bertucco. Troppe volte l’interesse privato o la spasmodica ricerca del massimo profitto prevalgono sull’interesse pubblico, come ad esempio rischia di accadere per l’ex scalo merci o come troppo spesso è accaduto quando gli interessi sono di certi enti, come ad esempio l’Ente Fiere o altre realtà veronesi.
Maurizio Danzi
29/11/2019 at 14:02
Qui a Verona la lobby si fa così