Lunedì 25 novembre è stato presentato a palazzo Barbieri dall’assessore alle Pari opportunità Francesca Briani, la nuova edizione del manuale antiviolenza Un Codice Rosa, l’opuscolo voluto dall’Assessorato alle Pari opportunità e dalla Consulta delle Associazioni femminili di Verona come strumento fondamentale per aiutare le donne vittime di violenza. Presenti la presidente della Consulta delle Associazioni Femminili di Verona Annamaria Sanson e le rappresentanti delle realtà che hanno contribuito a realizzare l’ iniziativa.
«Verona è una città virtuosa per quanto riguarda i servizi che sa offrire alle donne in difficoltà – ha detto l’assessore Briani – oggi siamo più preparati ad affrontare questo tipo di situazioni perché sappiamo assicurare un posto in casa protetta a chi subisce violenza, e ai figli offriamo un percorso di aiuto dal punto di vista psicologico, legale e anche di reinserimento professionale, nel caso sia necessario. Offriamo uno sportello anche agli uomini che agiscono con violenza. Rimane il fatto che denunciare non è sempre facile. Per questo abbiamo creato l’opuscolo che, indirizzando al Centro antiviolenza Petra, può rappresentare una via d’uscita alle donne in difficoltà».
I dati forniti dal Centro Antiviolenza Petra confermano un trend costante: ogni anno chiedono aiuto al personale circa 400 persone. Nel corso del 2019 sono già state 405 le donne che lo hanno contattato. Circa la metà si reca fisicamente nella sede per costruire il proprio progetto di uscita dalla violenza. Da quando il Centro Petra è stato aperto, nel 2004, le richieste d’aiuto giunte sono state circa 4198 e le vittime incontrate 1.889.
Grazie alla convenzione con la Casa della Giovane e alla creazione di un’abitazione protetta, si è dato rifugio a 223 donne con 205 figli. Ma al Centro si sono rivolti anche 252 uomini e, di questi, 135 hanno avviato un percorso psicologico. I dati raccolti dal Centro Petra confermano che la stragrande maggioranza delle violenze avviene all’interno della coppia. Nel 60% dei casi è il compagno, il coniuge o il convivente a maltrattare. Ma talvolta, la violenza non cessa nemmeno con l’interruzione del rapporto perché nel 23% dei casi sono ex compagni i responsabili dei maltrattamenti.
La celebrazione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne prosegue domani. A partire dalle 9.00, in Gran Guardia, è in programma l’incontro con gli studenti e la rappresentazione teatrale Doppio Taglio. A seguire, l’incontro che affronta il tema del reato di Revenge porn e la testimonianza di Gessica Notaro.