INCHIESTA – Secondo Tuttitalia.it, i residenti di Villafranca sono passati dai 29.401 del 2001, ai 33.367 del 2018. Nel 2002 gli iscritti all’Anagrafe provenienti da altri comuni erano 935, quelli che se ne andavano 604. Lo scorso anno gli iscritti sono saliti a 1071, mentre i cancellati ammontavano a 1085.
Attualmente, la spesa nel bilancio annuale per la cultura è di circa 250 mila euro, cifra che comprende sia la gestione dei beni culturali che le attività di settore.
Nell’ultimo aggiornamento dell’Albo, risalente al 2016, sono riportate 43 associazioni culturali. Si tratta di associazioni sportive, come Centro Maya e Postura, e teatrali, come la compagnia I Gotturni. Numerose quelle dedicate alla musica, come il Gruppo Suonatori di Campane di Dossobuono o il gruppo corale folk I Campagnoli.
La predominanza maschi/femmine non risulta significativa, così come l’età, anche se le associazioni sono composte per lo più da adulti. Non per questo mancano iniziative seguite dai giovani, come l’autogestione della biblioteca comunale Mario Franzosi oltre gli orari canonici.

Biblioteca Mario Franzosi (Villafranca)
La rassegna Rock the castle, tenutasi nel fine settimana di luglio 2019, animata da concerti pop/rock, teatro, cinema, folklore e rappresentazioni storiche ha visto la partecipazione di circa 24.000 appassionati di tutte le età, anche provenienti dall’estero, facendo registrare il tutto esaurito nelle strutture ricettive.
In questi ultimi anni Rock the castle si è arricchita di alcune manifestazioni che rappresentano una novità: Librar Villafranca, VillafrancArt, la rassegna Teatro Comico sotto le stelle presente nelle varie frazioni e Medioevo al Castello. A ciò s’aggiunga il ritorno della Sagra del fumetto e l’impegno dell’associazione culturale Metropol.
Un interesse che va di pari passo anche sulle piattaforme social. Infatti il numero di visitatori delle pagine online del Metropol è aumentato negli ultimi tempi, fino ad arrivare a più di 4.500 follower per la pagina Facebook e più di 600 per quella Instagram. Così come i soci dell’associazione, che attualmente sono più di 600 e in continua crescita. Piccola menzione anche per le rievocazioni storiche a Palazzo Bottagisio, in cui dei giovani hanno fornito a un pubblico appassionato di oltre 500 persone curiosità e informazioni.

Mauro Sorio (a destra) con alcuni membri dello staff del Metropol
L’Amministrazione comunale comunica che a breve saranno portati a termine i lavori di ristrutturazione della torre del Castello con l’obiettivo di costruire un percorso turistico che prevede l’apertura continuativa del Museo del Risorgimento, unitamente a Castello e Palazzo Bottagisio, ad oggi aperti solo in occasione di mostre o eventi. Verrà utilizzata anche la Sala Alida Ferrarini, già attiva per questa stagione invernale, attraverso una rassegna teatrale del giovedì che possa affiancare il Cinema nella programmazione.
Secondo Massimiliano Busti, proprietario della libreria Terza Pagina di Corso Garibaldi, «a Villafranca c’è sempre stato un “pessimismo culturale”, per cui si pensa che a nessuno interessi molto la cultura. Sette anni fa, quando ho deciso di aprire la libreria, mi avevano detto che ero un folle, ma ci ho creduto».
Venditore di libri da 30 anni, Busti afferma che se da un lato nota con dispiacere che qualche genitore trascina via i bambini dalla vetrina, ci sono anche visitatori di altre città pronti a perdersi tra un consiglio di lettura e un acquisto di libri di nicchia.
Gli acquirenti sono per lo più esterni che ordinano molti pezzi alla volta e lettori appassionati che vogliono sostenere le piccole case editrici. I villafranchesi invece, a suo parere, portano ancora avanti, seppure in forma minore rispetto al passato, una sorta di resistenza culturale, quasi non volessero “tradire” la fama di snobismo culturale che si è andata creandosi nel tempo.

Libreria Terza Pagina (Villafranca)
Se guardiamo alla produzione libraria italiana degli ultimi anni, nel 2017 si rileva che la quota più alta di lettori si riscontra tra i ragazzi di 11-14 anni. Il 12,7% è un lettore “forte”, ossia legge almeno un libro al mese. Tra i lettori forti anche le persone dai 55 anni in su: 16,5% tra i 55 e i 64 anni e 17,4% tra gli over 65. E tra quei ragazzi di 11-14 anni, legge l’80% di chi ha madre e padre lettori, e solo il 39,8% di coloro che hanno entrambi i genitori non lettori.
Nel comune villafranchese, la distribuzione maggiore della popolazione si evidenzia proprio nella fascia 15-19 anni (1.700 persone) e dai 40 ai 60 (più di 2500 persone), che potremmo definire i genitori che sono in grado di influenzare i propri figli alla lettura o di “allontanarli dalle vetrine delle librerie”.
Se consideriamo che a livello nazionale la fetta di lettori sui quali puntare per l’affermazione culturale è proprio quella degli adolescenti e degli adulti fino agli anziani, e che a Villafranca questa fetta corrisponde proprio al maggior numero di abitanti, capiamo come nella cittadina sia fondamentale cercare di coinvolgere queste categorie in modo efficace e continuativo.
Luca Sandini, responsabile della Biblioteca comunale Mario Franzosi e Renzo Campo dell’Orto, che ne è il presidente, dichiarano che dall’ottobre 2017 hanno lavorato molto per promuovere la lettura e la cultura istituendo il Comitato Biblioteca di Villafranca partendo dalla creazione di un logo che desse un’identità alla Biblioteca.
«Abbiamo ottimizzato gli spazi e scelto un sistema di autogestione di volontari che ci permette di aumentare gli orari di apertura e di accogliere persone dei comuni limitrofi, anche quando le altre biblioteche sono chiuse», spiega Campo dell’Orto. Ed è dell’opinione che stia cambiando qualcosa nella percezione della lettura, anche grazie alle iniziative organizzate dalla Mario Franzosi: eventi culturali, novità librarie e ospiti illustri, turismo culturale, come i viaggi che sono stati organizzati alla Biennale d’arte di Venezia o al Salone del libro di Torino.

Auditorium (Villafranca)
La cultura a Villafranca incrocia anche il sociale, con iniziative quali il Circolo dei Lettori che pianifica uscite in scuole, ospedali e case di riposo dove i volontari tengono dei reading. Altre iniziative sono il bookcrossing e il jogging ambientale, che fa raccogliere la spazzatura e in cambio regala libri.
Il professore dell’ICS Cavalchini-Moro (Corso Vittorio Emanuele) Angelo Cordioli afferma che l’istituto ha sempre partecipato con entusiasmo agli eventi culturali organizzati, come al concorso Un poster per la pace promosso dal Lions di Villafranca, il concorso letterario nazionale di poesia Luciano Nicolis organizzato dal circolo artistico culturale La carica e Scuole in musica, che si svolge alla Gran Guardia di Verona.
Cordioli è convinto che «per incentivare l’interesse nei ragazzi serva un’apertura della scuola verso la cittadinanza; il Comune non deve solo incrementare le grandi manifestazioni, ma sostenere anche le piccole associazioni che tengono vivo un humus indispensabile per tutta la comunità».
Concludendo che se il Comune negli anni futuri «avrà il coraggio di investire nelle varie associazioni culturali del territorio, ogni cittadino villafranchese avrà un ampio spettro di scelta culturale su cui orientare i propri interessi, come già accade per gli investimenti in Librar Villafranca (incontri con autori di spicco e coinvolgimento delle scuole) e Familiarmente (spettacoli, incontri, giochi per tutta la famiglia)».

Elena Lonardi con alcune allieve
È dello stesso avviso la professoressa del liceo Enrico Medi (via Magenta) Elena Lonardi: «Abbiamo organizzato moltissimi eventi. Ci ha sempre animati l’idea che la scuola debba essere un centro attivo di cultura e non possa limitarsi a recepire stimoli esterni. Così abbiamo ospitato persone come Marco Malvaldi o Stefano Rodotà, ma anche Fulvio Ervas all’auditorium comunale o Cristiano Cavina in una cantina vinicola di Custoza».

Marino Rama
Lonardi prosegue raccontando la sua esperienza al giornale del liceo, che ha seguito dalla nascita nel 2009, insieme al prof. Marino Rama. «Ritengo che gli studenti che hanno collaborato abbiano appreso in primo luogo ad assumere un punto di vista, poi a confrontarsi con gli altri. Certamente il giornale ci ha dato modo di entrare in contatto con attività, iniziative, luoghi culturalmente significativi».
E riguardo alla cittadina villafranchese, crede che abbia un buon potenziale storico e naturalistico, «ma finché non si pensa alla cultura come una professione, non si potrà centrare l’obiettivo». Ha apprezzato l’esposizione di statue che lo scorso anno si è svolta nelle vie del centro, la rassegna teatrale al Castello durante l’estate e la riapertura del cinema Metropol, «tutti segnali positivi».

Vito Solieri
Segnali che la cultura può essere un aggregante, se sfruttata nel modo giusto. È questo che pensa il preside dell’IC Dossobuono Vito Solieri, che spiega: «Ospitiamo mostre ed opere e appoggiamo l’associazione Parliamone dedicata all’ascolto e alla creazione di comunità». Solieri si dichiara soddisfatto dell’attività culturale villafranchese, ricordando la presenza, tra gli altri, del Centro Educazione Artistica e di iniziative come la già citata Librar Villafranca.
Per l’assessore all’istruzione Annalisa Tiberio «la scuola è legata al tempo e allo spazio in cui è inserita, e lo studente ha bisogno di esperienze gratificanti per essere reso cittadino responsabile e attivo. Esperienze che comprendono un’educazione culturale e una sensibilizzazione nei confronti del proprio territorio». Tiberio aggiunge che, sfruttando i mass media, «possiamo rendere la cultura uno spazio aperto verso mondi sconosciuti».

Annalisa Tiberio
Al contrario Paolo Bertezzolo, ex deputato della Rete di Leoluca Orlando, già preside del liceo Galilei di Verona e attualmente presidente della fondazione Compagnia Investimenti Sviluppo (CIS) trova che a Villafranca le attività culturali non siano adeguate.
«Penso, in particolare, al Palazzo Bottagisio, dove è collocato un importante Museo del Risorgimento perfettamente organizzato che, tuttavia, non è regolarmente aperto ed è visitabile solo su richiesta. Un discorso analogo vale per la Sala Ferrarini, una struttura polifunzionale che darebbe ampie possibilità di iniziative culturali ma che viene utilizzata solo per le attività cinematografiche organizzate da una lodevole associazione di volontari».

Paolo Bertezzolo
Bertezzolo percepisce un risveglio con l’attuale Amministrazione comunale e attraverso la CIS; con l’aiuto della Biblioteca civica, promuove cineforum, corsi di filosofia, presentazioni di libri, incontri culturali, sostenendo anche progetti di scuole locali.
«La scuola può fare molto: visite guidate a mostre e musei, organizzazione di iniziative, partecipazione alle attività culturali e artistiche del territorio – spiega l’ex preside, sottolineando che – il valore di una città, di un paese, lo si misura sulla qualità dei servizi sociali, ma anche di quelli culturali che fornisce ai suoi abitanti».
Nel 2017 sono 2.371 – uno su tre – i Comuni italiani che ospitano almeno una struttura a carattere museale. E anche Villafranca ospita i suoi fiori all’occhiello, come i già citati Palazzo Bottagisio e il Castello stesso.
«Abbiamo un patrimonio mondiale di cultura ed arte da sviluppare, ma mezzi non idonei, che andrebbero incentivati», spiega Renato Begnoni, fotografo villafranchese di fama internazionale. Secondo la sua opinione «dobbiamo dare un’accelerata, per far sì che una mostra non resti fine a se stessa, ma abbia un respiro più ampio; per creare non internazionalità, ma identità. Si potrebbe indirizzare il turista verso un percorso che comprenda di più della sfogliatina e del caffè storico. Magari pensando ad un ticket unico che permetta di visitare gli edifici pubblici e privati, come il grande Museo dell’automobile di Nicolis».

Renato Begnoni
Begnoni concorda sul fatto che ultimamente l’Amministrazione riservi un’attenzione maggiore all’arte, da quella pittorica e scultorea, a quella cinematografica ed è convinto che per cominciare a guadagnare davvero tramite la cultura si debba creare una rete solida e credibile che possa dare in futuro il risultato sperato. «Occorre attivare una sinergia tra comuni e associazioni, perché alla fine l’arte è una esigenza. E se messa in moto, diventa come un volano, che rimbalzando porta sempre più amore per la cultura».
Daniel, proprietario del bar Il Cantuccio (Corso Vittorio Emanuele) è dell’opinione che «andrebbero sponsorizzati e resi più numerosi gli eventi culturali, che porterebbero più turisti nelle vie del centro. Se poi si lavorasse in sinergia certamente aumenterebbero le possibilità di rendere Villafranca una cittadina che valga la pena visitare», conclude.
Roberto Grandotto e Debora Pasetti, da residenti a Villafranca notano come le attività ricreative e culturali siano in crescita ma pecchino dal punto di vista pubblicitario. «Succede troppo spesso che non veniamo a conoscenza degli eventi organizzati o che li scopriamo per caso», si lamenta la coppia. Elena Quinto, ragazza venticinquenne, spiega che al momento la difficoltà è «trovare attività interessanti per l’inverno».

Feliciano Meniconi
Il presidente dell’associazione Commercianti Villafranca Shopping Feliciano Meniconi (co-proprietario del negozio Mara B Donna e L’Uomo di Mara B in Corso Vittorio Emanuele) dice che se da un lato è fondamentale tenere conto dei profitti economici ricavati da eventi, quali la sagra cittadina e la Notte Bianca, dall’altro sarebbe bene investire anche su attività che alimentino lo spirito. La colpa, secondo lui, è anche dei residenti, che non sempre dimostrano molto entusiasmo per ciò che è proposto.
L’assessore alla Cultura Claudia Barbera è al primo anno di mandato e vuole contribuire al ritorno fisso di iniziative che possano accontentare tutti i tipi di visitatori del territorio; come quelli appassionati di fumetti, settore più di nicchia: «il Comic Fest ha già portato nella nostra cittadina tantissimi appassionati del settore e addetti ai lavori».
Per quanto riguarda la valorizzazione delle frazioni, l’obiettivo è quello di mantenere un rapporto di scambio e collaborazione, come è avvenuto per l’iniziativa Teatro comico sotto le stelle, che prevedeva rappresentazioni nei cortili a Dossobuono, Quaderni e Villafranca.
E se gli ottimi risultati del Metropol hanno dato soddisfazione all’amministrazione, secondo Barbera «è necessario mantenere il ritmo e offrire un ampio ventaglio di scelta a tutti gli appassionati, di vari generi e contenuti, partendo da appuntamenti fissi con il teatro, il giovedì sera».

Claudia Barbera
Al fine di valorizzare le vie del centro cittadino e le piazze principali, sono state organizzate nel periodo primaverile delle vere e proprie esposizioni a cielo aperto di statue bronzee, forgiate dal maestro italo-americano Roberto Santo, ispirate all’arte ellenistica per valorizzare bellezza e perfezione. «Riproporremo senza dubbio l’esperienza», commenta l’assessore.
Con la Biblioteca comunale invece, prosegue il legame con le scuole, grazie ad iniziative come la creazione di segnalibri, dei loghi della Biblioteca, visite guidate a misura di studente in occasione di mostre espositive.
«A breve – conclude Barbera – saranno anche portati a termine i lavori di ristrutturazione della torre del Castello e l’obiettivo primario è far sì che si possa costruire un percorso turistico che veda l’apertura continuativa del Museo del Risorgimento, unitamente a Castello e Palazzo Bottagisio. Mi aspetto che Villafranca sia protagonista di un importante rilancio culturale, per coinvolgere il maggior numero di cittadini di tutte le fasce d’età. A partire dalla valorizzazione del centro storico, dei suoi monumenti, ma anche degli spazi all’aperto, senza dimenticare le frazioni».
Beatrice Castioni
Foto in copertina, Renato Begnoni