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Mobilità

Dal Biciplan emerge una richiesta concreta di mobilità alternativa

Giovedì 17 ottobre si è tenuto a palazzo Barbieri il primo tavolo tecnico dedicato al Biciplan cioè lo strumento – parte integrante del PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile) attualmente in fase di redazione – che si occupa della pianificazione delle reti ciclabili, analizza i flussi veicolari, le infrastrutture e i collegamenti per quanto riguarda la ciclabilità.

I dati emersi dicono che almeno il 45% del traffico cittadino è determinato dai veicoli che raggiungono la città dai comuni limitrofi. Una criticità particolarmente sentita da quanti risiedono nei comuni a sud della città, interessati a utilizzare la bici in alternativa all’auto una volta completate le ciclovie. Dalla zona del lago, invece, si sta sviluppando il cicloturismo e sono in costante crescita i turisti che dal Garda, grazie alla diffusione della bici elettrica, raggiungono la città su due ruote.

All’incontro erano presenti l’assessore a Viabilità e Traffico Luca Zanotto, i rappresentanti dei comuni di Bussolengo, Buttapietra, Castel d’Azzano, Grezzana, Pescantina, San Giovanni Lupatoto, San Martino Buon Albergo, San Pietro in Cariano, Sona e i tecnici di Sintagma, l’azienda che si sta occupando della realizzazione del PUMS.

«Diversamente dal passato – ha detto l’assessore Zanotto – la nostra idea è quella di costruire insieme alle altre amministrazioni un progetto che migliori la mobilità complessiva del territorio e che porti meno auto sulle strade. Abbiamo analizzato le infrastrutture e le connessioni esistenti lungo tutte le direttrici ma in particolare sono emerse due criticità: la richiesta di collegamenti in sicurezza con i Comuni a sud della città e la grande crescita del cicloturismo. Il primo riguarda residenti che, in presenza di infrastrutture sicure dotate di adeguate interconnessioni con la rete delle ciclabili, è disposta a utilizzare la bici al posto dell’auto per raggiungere il posto di lavoro in città; il secondo interessa soprattutto i turisti che, dal lago, vengono a Verona.In entrambi i casi, tuttavia, è evidente il cambio di mentalità e la richiesta concreta di mobilità urbana alternativa alle auto».

Nel pomeriggio si è svolto un analogo tavolo tecnico con i rappresentanti delle 8 Circoscrizioni che hanno illustrato le esigenze dei rispettivi quartieri.

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2 Comments

2 Comments

  1. Alan Berista

    17/10/2019 at 19:33

    nessun cenno al progetto Adige Sport Village di Porto S.Pancrazio e ai suoi progetti di accesso di 1.400.000 persone annue?

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