Il settimo centenario scade nel 2021. Il protocollo di intenti siglato in Comune dà le linee guida per l’organizzazione di mostre, esposizioni, concerti, rassegne ed itinerari turistici.
Verona, 2 ottobre 2019. È stato sottoscritto in Municipio il protocollo d’intenti per la gestione delle celebrazioni locali del settimo centenario della morte di Dante Alighieri, il cui anniversario scade nel 2021. In parallelo ai grandi appuntamenti nazionali ed internazionali condivisi con le altre due città dantesche Firenze e Ravenna, Verona vuole dare valore a Dante e al suo legame con la città, dedicando alla sua memoria un’ampia carrellata di mostre, esposizioni, concerti, rassegne ed itinerari turistici. Il rapporto di Dante Alighieri con Verona fu sicuramente intenso. Lo dimostra il fatto che il Poeta definisce la città scaligera come primo… refugio e ‘l primo ostello dopo l’esilio da Firenze. Lo dimostra la dedica della terza cantica del Paradiso a Cangrande della Scala, suo grande amico. A Verona probabilmente Dante soggiornò a lungo, pare, dalle ultime scoperte, a cui ha contribuito l’ateneo scaligero, dal 1312 al 1320.
Al protocollo d’intenti, lavoreranno insieme Comune, Segretariato regionale del ministero per i Beni e le attività culturali per il Veneto, Soprintendenza Archivistica e bibliografica del Veneto e del Trentino-Alto Adige, Regione Veneto, Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto – MIUR, Università e Diocesi di Verona. Firmatari, insieme al sindaco Federico Sboarina e all’assessore alla Cultura Francesca Briani, il direttore del segretariato regionale del ministero per i Beni e le Attività culturali per il Veneto Renata Casarin; l’assessore regionale Elisa De Berti; il direttore della Soprintendenza Archivistica e bibliografica del Veneto e del Trentino-Alto Adige Eurosia Zuccolo; dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto – Ambito Territoriale di Verona il dirigente Albino Barresi; il nuovo rettore dell’Università di Verona Francesco Nocini ed il vescovo mons. Giuseppe Zenti.
«L’obiettivo finale – sottolinea il sindaco Sboarina – è quello di offrire sul territorio veronese una manifestazione di alto livello in grado, da un parte, di celebrare uno dei più importanti anniversari della letteratura italiana e mondiale, dall’altra, accrescere la conoscenza e l’interesse sulla straordinaria figura di Dante. Questo protocollo è il frutto di un intenso lavoro che, da mesi, interessa tutte le principali realtà coinvolte. È la base per l’avvio di tutti i progetti che dovranno essere concretizzati da oggi al 2021. Abbiamo cercato di mettere insieme le forze migliori per ottenere un programma di eventi straordinario. Tutti si ricordano di Firenze e Ravenna, dimenticando che anche Verona è stata una tappa importante nella vita di Dante. Per questo, essere oggi riconosciuti fra le città dantesche e partecipare attivamente alla realizzazione di queste celebrazioni è un’importante opportunità che è nostra intenzione sfruttare al meglio. Puntiamo a trasformare l’evento in una appuntamento indimenticabile, con iniziative di forte interesse culturale ma, anche, più popolari, per avvicinare meglio l’intera comunità alla straordinaria figura di Dante. Oggi è solo la prima tappa di un grande lavoro di cooperazione che, nel 2021, ci vedrà uniti negli importanti festeggiamenti danteschi”.

Francesca Briani (foto Verona In)
«Il protocollo è il punto di partenza – dichiara l’assessore comunale Briani –. Con questa sottoscrizione si chiude la fase organizzativa per dare ufficialmente avvio alla gestione più operativa del programma delle celebrazioni. Prima, però, è stato fondamentale trovare un punto d’incontro con tutti i soggetti interessati, così da mettere in rete le realtà istituzionali, le organizzazioni pubbliche e quelle private. Queste celebrazioni sono un’occasione straordinaria per accendere i riflettori sulla cultura italiana, ma anche un’opportunità per far conoscenza e valorizzazione il nostro territorio e il suo legame con il Sommo poeta. Ringrazio tutte le realtà che si sono prestate a condividere con noi questo progetto».
«Dante è il Sommo poeta dell’umanità – sottolinea mons. Zenti – non vi è nessuno alla pari nel mondo. È un peccato che nei programmi scolastici non si approfondisca abbastanza il Paradiso, la parte della Divina Commedia che il grande poeta compose proprio negli anni di permanenza nella città scaligera».
«Questo protocollo d’intesa – precisa il direttore del segretariato regionale del ministero Casarin – è un’assunzione di responsabilità importante. Un raro esempio di sinergie e di collaborazioni per la costruzione di una rete in grado di valorizzare la memoria del poeta e il suo stretto legame con Verona, che per lui è stato luogo di un rapporto politico e culturale intenso».
«Con questa importante occasione – spiega il direttore della Soprintendenza Zuccolo – è nostra intenzione accrescere la conoscenza di beni culturali, come oggetti d’arte, documenti e archivi che potranno essere maggiormente valorizzati e resi disponibili alla visione di tutti. Il progetto permetterà a tutti di essere culturalmente più ricchi alla fine della manifestazione”.
«Abbiamo davanti a noi due anni di lavoro per arrivare preparati alla celebrazioni di questa importante eredità culturale – dichiara l’assessore regionale De Berti –. Con le suo opere, Dante ha dato lustro alla città e a un’intera comunità che ora, con la sottoscrizione di questo protocollo, si impegna nella valorizzazione e promozione del patrimonio culturale cittadino e del territorio Veneto legato alla presenza del grande poeta a Verona”.
«Da parte nostra – precisa il dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale Barresi – punteremo a coinvolgere nel progetto anche gli studenti. E’ a loro, infatti, che passiamo questa grande eredità”.
«Conoscere le nostre radici ci aiuta a crescere – dichiara il rettore Nocini –. Dante ha dato tanto alla nostra comunità. Desidero, per questo, che l’università sia parte integrante della città di Verona. Questa ricorrenza può essere l’occasione per accrescere nella collettività l’interesse per la cultura e per questa straordinaria figura».