Dall’esperienza di Verona una legge contro l’abusivismo. Il sindaco Sboarina: «Verona fa scuola, il ministro Salvini ha recepito alcune proposte che gli avevamo presentato».
Nell’ultimo semestre la Polizia municipale di Verona ha controllato 71 strutture extralberghiere, delle quali 58 locazioni turistiche. Dalle verifiche sono emerse 10 strutture abusive e 3 che utilizzavano pubblicità ingannevole. Comminate un totale di 16 sanzioni amministrative per irregolarità di vario genere. Un locatario è stato denunciato per violazione al vincolo paesaggistico. Inoltre, tre persone sono state oggetto di “segnalazioni qualificate” all’Agenzia delle Entrate per irregolarità nelle dichiarazioni dei redditi. Sono stati effettuati controlli incrociati sulla Tariffa Rifiuti, spesso pagata dai locatori turistici come se l’immobile fosse utilizzato quale “prima casa”. Mettendo insieme i dati dell’anagrafe comunale con il numero di stanze e posti letto, infine, gli agenti hanno chiesto la cancellazione di 7 persone che risultavano residenti in appartamenti, utilizzati invece per ospitare i turisti.
Quello delle locazioni turistiche è un fenomeno in continuo aumento, basti pensare che sul territorio comunale sono 4.045 le realtà registrate. Ecco perché l’esperienza specifica maturata a Verona ha portato a dare indicazioni a Stato e Regione che hanno convertito in legge alcune delle proposte avanzate dall’amministrazione scaligera in tema di locazione turistica. Triplice l’obiettivo delle verifiche: tutelare la sicurezza di veronesi e turisti, l’immagine della città e la concorrenza leale.
A fare il punto della situazione, giovedì 4 luglio a Palazzo Barbieri, il sindaco Federico Sboarina, l’assessore alla Sicurezza Daniele Polato e il comandante della Polizia locale Luigi Altamura. Erano presenti il presidente della commissione Sicurezza Roberto Simeoni e il commissario Lorenzo Sasso.

L’incontro in Municipio
La lotta all’abusivismo ha da poco due nuovi strumenti legislativi che agevolano i controlli e per i quali Verona ha fatto scuola. È stata infatti l’amministrazione comunale, nei mesi scorsi, a segnalare al Governo e alla Regione la necessità di avere un codice identificativo per le locazioni turistiche e l’accesso alla banca dati di tutte le strutture ricettive. Grazie alla legge 58/2019 (conversione del decreto legge Crescita 34/2019), ogni struttura dovrà dotarsi del codice identificativo, a garanzia della regolarità dell’attività esercitata. Inoltre, i Comuni potranno accedere ai dati in forma anonima e aggregata che ogni struttura ricettiva invierà al Ministero dell’Interno (portale “Alloggiati WEB”), per monitorare il pagamento dell’imposta di soggiorno. Quanti non adempiranno agli obblighi di legge e non comunicheranno alla Questura i dati delle persone che soggiornano nelle loro strutture rischieranno la denuncia penale. Inoltre, da domenica 7 luglio entrerà in vigore anche il nuovo articolo 27 bis della norma regionale 11/2013 che regolerà la locazione turistica, recependo il codice identificativo. Per ogni violazione, non saranno più applicate le diffide, come succede adesso, ma sanzioni pesantissime da mille a 14 mila euro, soprattutto per chi offre servizi accessori, vietati per legge.
L’attività di monitoraggio della Polizia locale prevede anche il controllo dei portali internet dove vengono pubblicizzate le strutture. Così come la verifica delle numerose segnalazioni che arrivano alla casella e-mail turismoabusivo@comune.verona.it o direttamente a quella del sindaco. Le ultime due erano di una turista inglese, che non è mai riuscita a trovare la stanza che aveva prenotato, e di un paziente dell’ospedale di Borgo Roma, alloggiato in condizioni fatiscenti rispetto a quelle pubblicizzate. Apprezzate da turisti e veronesi, le interviste che gli agenti effettuano tra le strade del centro storico alle persone con zaini e valigie, per verificare dove alloggiano e come si trovano. Colloqui al termine dei quali sono scattati diversi sopralluoghi.
«Stiamo portando avanti un lavoro enorme per governare il dilagare degli affitti turistici e per contrastare ogni forma di abusivismo – ha detto il sindaco –. Tutto questo anche in collaborazione con Confcommercio, proprio per garantire la concorrenza leale in una città come la nostra in cui il turismo è un volano dell’economia. È una grande soddisfazione vedere come l’esperienza veronese nella lotta all’abusivismo faccia scuola. Infatti, siamo considerati interlocutori seri dal Governo, e in particolare dal ministro Matteo Salvini, che ha recepito alcune delle proposte che gli avevamo presentato in tema di locazione turistica. Ne va dell’immagine e della sicurezza della nostra città, per questo non molleremo la presa. Ringrazio i parlamentari e i consiglieri regionali che hanno sostenuto le nostre iniziative».
«Deve essere chiaro che nessuno può esercitare un’attività in maniera irregolare – ha aggiunto Polato –. Innanzitutto perché le persone che transitano da Verona e si fermano a dormire devono essere registrate per questioni di sicurezza. E questo ha un risvolto importante anche per quanto riguarda il pagamento delle tasse sia locali sia statali. Si aggiunga il fatto che l’abusivismo porta a situazioni molto spesso spiacevoli, mentre va garantita la tranquillità dei turisti che arrivano a Verona. Infine va difesa l’equità, soprattutto per tutelare coloro che sono in regola e pagano le tasse».
«Irregolarità sulla Tari per il 50 per cento delle strutture controllate, una denuncia penale e una decina di abusivi – ha concluso Altamura –, dati che dimostrano quanto sia necessario continuare a monitorare l’attività extralberghiera. Le verifiche, che proseguiranno incessanti e nonostante la scarsità di personale, grazie ai nuovi strumenti normativi potranno essere ancora più efficaci, contrastando ogni tipo di comportamento illecito».


Maurizio Danzi
10/07/2019 at 17:44
Come è difficile trovare un verso se uno va contromano.
Come è bella Verona
Come è grande Verona
Come è viva la Verona
Come è allegra Verona….
Sempre di più sempre di più sempre di più
Chiedo scusa a Gaber