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Rumors illazioni vocali inaugura l’Estate Teatrale Veronese

TEATRO ROMANO. Un festival che dal 2013 spazia dal canto al reading, dalla vocalità teatrale alla voce come strumento musicale, alla parola come significante.

Verona Teatro Romano - Rumors
Verona, Teatro Romano

TEATRO ROMANO. Un festival che dal 2013 spazia dal canto al reading, dalla vocalità teatrale alla voce come strumento musicale, alla parola come significante.

Rumors illazioni vocali, sotto la direzione artistica di Elisabetta Fadini, inaugura l’Estate Teatrale Veronese con il concerto di James Bay il 15 giugno 2019, unica data italiana. Seguiranno Carmen Consoli, il 22 giugno, con un’esclusiva formazione unplugged, Tom Walker, il 23 giugno, diventato molto popolare in Italia grazie anche alla collaborazione con Marco Mengoni. Il 25 giugno sarà la volta di Massimo Volume e Giardini di Mirò, due leggende della musica indipendente italiana, mentre il 21 luglio saranno i Negrita a chiudere il Festival.
«Quest’anno, più di ogni anno, voglio dedicare Rumors all’arte e agli artisti veri –  ha commentato Elisabetta Fadini -. Abbiamo creato una programmazione di intensa qualità musicale, che voglio continui ad essere il motore trainante di questo festival».
Focus del Festival sono la voce, la vocalità, la poetica del suono vocale e del suo significato. Dal canto al reading, dalla vocalità teatrale alla voce come strumento musicale, alla parola come significante.

Elisabetta Fadini e Giampaolo Savorelli - Rumors

Elisabetta Fadini e Giampaolo Savorelli

Rumors, nasce nel 2013 e l’idea della rassegna trae ispirazione dalla fondazione del “Manifesto di Reading” fondato da alcuni dei maggiori esponenti della scena artistica contemporanea, musicisti, attori, scrittori, cantanti italiani che hanno deciso di sottoscrivere un manifesto artistico totalmente dedicato alla voce e alle sue varie forme ed espressioni.  Tra i firmatari: Elisabetta Fadini, Stefano Bollani, Alessandro Bergonzoni, Paolo Fresu, Mauro Ermanno Giovanardi, Cristiano Godano, Gianni Maroccolo, Fabrizio Bosso, Rosario Giuliani, Elena Ledda, Gianmaria Testa, Daniele Scannapieco, Enrico Brizzi. Era dal 1909 dal Manifesto Futurista che in Italia non veniva fondato un manifesto artistico così variegato tra le arti.
«La voce non è come un violino che una volta usato viene riposto nella sua custodia, al contrario vive giorno e notte assieme a noi, cambia, subisce involuzioni, evoluzioni, vola molto in alto e cade rovinosamente in continuazione. E chi l’ha fatto suo mezzo d’espressione preferito ben lo sa». Francoise E. Goddard

Cinzia Inguanta

Written By

Nasce a Firenze il 4 giugno 1961, sposata con Giuliano, due figli: Giuseppe e Mariagiulia. Alcuni grandi amori: la lettura, il cinema, il disegno, la fotografia, la cucina, i cinici, le menti complicate e le cause perse. Dopo la maturità scientifica, s’iscrive al corso di laurea in medicina e chirurgia per poi diplomarsi in design all’Accademia di Belle Arti Cignaroli. Nel 2009 s’iscrive alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca. Giornalista pubblicista dirige Radio Popolare Verona, già direttrice del magazine online Verona-IN con il quale continua a collaborare coordinando la redazione spettacoli e scrivendo di libri. Nel 2006 ha curato la pubblicazione di La Chiesa di Verona in Sinodo e di Il IV Convegno Ecclesiale Nazionale, nel 2007 di Nel segno della continuità. Nel 2011 l’esordio letterario con la pubblicazione del suo primo romanzo Bianca per la casa editrice Bonaccorso. Alcune sue poesie sono pubblicate nel 2° volume della Raccolta di Poesie del Simposio permanente dei poeti veronesi (dicembre 2011), altre sono pubblicate nella sezione Opere Inedite sul blog dedicato alla poesia di Rainews. cinzia.inguanta@email.it

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