«Ti svegli a trent’anni con la sensazione di fluttuare nelle giornate, di arrivare al venerdì sbracciando con fatica immerso nel lavoro, nella ricerca di un amore, di un posto nel mondo e di un idraulico …».
Giovedì 9 maggio nel foyer del Teatro Nuovo di Verona è stata premiata Elisa Zugno, giovane autrice milanese, che ha vinto, con il testo Le vasche, la prima edizione del Premio di drammaturgia under 35 Ezio Maria Caserta,promosso dal Teatro Scientifico – Teatro Laboratorio in collaborazione con Fondazione Atlantide Teatro Stabile di Verona e Assessorato alle Politiche Giovanili.
La cerimonia è stata aperta dall’assessore alla cultura Francesca Briani e dagli attori e registi Isabella Caserta e Paolo Valerio. ll premio è stato consegnato dal presidente della giuria Mariano Rigillo, celebre attore italiano e attuale direttore della Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale.
«Il testo si distingue per la immediata spontaneità della scrittura per la possibilità di una messa in scena originale, per l’autoironia che accompagna e pervade i pensieri del personaggio e permette di essere dentro la mente della protagonista e allo stesso tempo distrarre da lei e dalla sua solitudine». Questa la motivazione con la quale la giuria, composta da Isabella Caserta, Paolo Valerio, Giampaolo Savorelli e due giovani giurati under 35, ha premiato Le vasche, il testo di Elisa Zugno.

Premio di drammaturgia under 35 Ezio Maria Caserta – Mariano Rigillo e Elisa Zugno
Nel riceve il premio l’autrice ha spiegato: «In quest’opera c’è molto di me, dei miei amici, dei miei colleghi e quindi della mia generazione. L’idea è quella di trasmettere questa sensazione, di cui la piscina e le vasche sono un po’ metafora, che è quella di questo galleggiare e affannarsi e stare spesso in apnea e altre volte respirare senza nemmeno rendersene conto, che è un po’ la sensazione dei trentenni di oggi».
Al termine della cerimonia è stata data lettura scenica del testo dall’attrice Silvia Siravo che ha mirabilmente restituito tutta l’ironia e la modernità del testo premiato, uno spaccato sulla fluttuante realtà dei trentenni di oggi.
Dalla Prefazione de Le vasche: «Ti svegli a trent’anni con la sensazione di fluttuare nelle giornate, di arrivare al venerdì sbracciando con fatica immerso nel lavoro, nella ricerca di un amore, di un posto nel mondo e di un idraulico …».
Cinzia Inguanta

Nasce a Firenze il 4 giugno 1961, sposata con Giuliano, due figli: Giuseppe e Mariagiulia. Alcuni grandi amori: la lettura, il cinema, il disegno, la fotografia, la cucina, i cinici, le menti complicate e le cause perse. Dopo la maturità scientifica, s’iscrive al corso di laurea in medicina e chirurgia per poi diplomarsi in design all’Accademia di Belle Arti Cignaroli. Nel 2009 s’iscrive alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca. Giornalista pubblicista dirige Radio Popolare Verona, già direttrice del magazine online Verona-IN con il quale continua a collaborare coordinando la redazione spettacoli e scrivendo di libri. Nel 2006 ha curato la pubblicazione di La Chiesa di Verona in Sinodo e di Il IV Convegno Ecclesiale Nazionale, nel 2007 di Nel segno della continuità. Nel 2011 l’esordio letterario con la pubblicazione del suo primo romanzo Bianca per la casa editrice Bonaccorso. Alcune sue poesie sono pubblicate nel 2° volume della Raccolta di Poesie del Simposio permanente dei poeti veronesi (dicembre 2011), altre sono pubblicate nella sezione Opere Inedite sul blog dedicato alla poesia di Rainews. cinzia.inguanta@email.it
