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Urbanistica partecipata a Verona Sud? Parole, parole, parole…

Il PD delle Circoscrizioni IV e V contesta l’assessore all’Urbanistica Ilaria Segala: «Sull’ex Manifattura tabacchi promesso un tavolo di lavoro comune ma il progetto ora passa direttamente a Venezia»

Verona Sud in piazza il 22 ottobre 2016 per il Parco allo Scalo ferroviario
Verona Sud in piazza il 22 ottobre 2016 per il Parco allo Scalo ferroviario

Sono trascorsi ben dieci mesi dal primo passaggio nelle Circoscrizioni e nel Consiglio comunale della variante urbanistica 23 al Piano degli Interventi. Variante definita “di rimodulazione” che ha riportato in auge il recupero dell’ex Manifattura Tabacchi di Verona sud. Sono trascorsi dieci mesi anche dall’accoglimento, da parte dell’assessore all’Urbanistica Ilaria Segala, della proposta delle opposizioni di istituire un tavolo di lavoro con Circoscrizioni IV e V ed ordini professionali per concertare il progetto di recupero in modo ragionevole, sostenibile e con ricadute positive per i quartieri.

Apprendiamo in questi giorni sulla stampa che il progetto di recupero dell’ex Manifattura andrà direttamente a Venezia, in quanto la proprietà dell’area (Ve. Re srl) ha ottenuto la valenza turistica strategica di interesse regionale dell’area. Contestiamo alla Giunta Comunale di essersi rimangiata le promesse per una nuova fase di pianificazione urbanistica partecipativa e di dialogo con i quartieri e di sostenibilità socio-ambientale di Verona sud.

Ricordiamo che le Circoscrizioni IV e V avevano approvato degli specifici ordini del giorno per chiedere di sostituire la metratura commerciale con verde pubblico pianificato in coerenza ai futuri ed attesi Parco allo Scalo Merci ed ampliamento Parco Santa Teresa, e di stralciare la proposta di nuovi 500 posti auto oggetto di accordo privato tra VeronaFiere e la proprietà. Il progetto, invece, risulta passare immutato rispetto all’istanza originaria che prevede di ricavare 17.000 mq di alberghiero, 7.000 di commerciale e 10.000 di terziario, per un totale di 34.000 mq, ovvero più delle precedenti previsioni edificatorie.

Il punto forse più critico è la creazione di alcune centinaia di nuovi parcheggi interrati, richiesti dalla Fiera, che da un lato possono pregiudicare la qualità del parco pubblico previsto e dall’altro denotano l’insufficiente impegno a disincentivare l’uso dell’auto privata. E questo sembra essere essere ancor di più inspiegabile in considerazione del fatto che proprio in Viale del Lavoro circolerà il filobus e che, stando agli uffici comunali, si assume che il parcheggio scambiatore alla Genovesa entri in funzione entro fine anno.

Esso, infatti, concepito proprio per sgravare da parcheggi e traffico improprio e parassita il quartiere fieristico che oggi soffoca Borgo Roma e Golosine, risulta necessario per Verona sud, ma forse non è sufficiente come capienza: per il rango della Fiera dovrebbe essere accompagnato da un altro presso l’aeroporto Catullo. È ingiustificabile aggiungere nuovi parcheggi a ridosso dei padiglioni e quindi dei quartieri: i flussi dei visitatori devono essere fermati prima di attraversare i quartieri.

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La vicenda dell’ex Manifattura testimonia inoltre l’insufficiente ascolto delle Circoscrizioni di Verona Sud: i tavoli di lavoro si sono di fatto rivelati più formali che sostanziali e le istanze dei quartieri sono state ignorate. Si corre il rischio concreto di avere un recupero di questa cruciale area che, per l’ennesima volta, si rende con un progetto calato dall’alto, con le famose e sbandierate partecipazione e sussidiarietà lasciate a meri intendimenti. Infine il progetto di recupero dell’ex Manifattura costringerà all’ennesima variante al tracciato del filobus, dilatando verosimilmente i tempi di quest’opera pubblica.

Giorgio Bonanomi, Michele Bresaola, Sara Facci, gruppo PD Circoscrizione V)
Carlo Badalini, Giovanni SterzaSabrina Ugolini, gruppo PD Circoscrizione IV)
Camilla Mariotto, segretario PD Circolo V
Francesco Casella, segretario PD Circolo IV

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1 Comment

1 Comment

  1. Marcello

    01/04/2019 at 16:45

    E allora, amici del PD, cosa stiamo ad aspettare? Se la politica del dialogo ha fornito questi risultati è ora di dire basta! La Segala e Sboarina non hanno mantenuto gli impegni. Gli stessi risultati li stiamo osservando a Ponte Crencano con l’ex-Bam, e altrove. Solo riprendendo la protesta attiva (in modo non violento si capisce) possiamo contenere le brame e gli interessi dei parassiti e degli inquinatori, che tanto appoggio hanno trovato e stanno trovando nella Giunta.

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