Il Presidente della Repubblica è stato questa mattina a Verona per l’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università. Prima dell’inizio della cerimonia al Polo Zanotto, Sergio Mattarella si è intrattenuto con le autorità che lo hanno accolto, tra le quali il Rettore Nicola Sartor, il Sindaco Federico Sboarina, il neopresidente della Provincia Manuel Scalzotto e l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto.
Nel suo discorso Sartor, dopo aver ricordato che sta per concludersi il suo mandato come rettore, si è mostrato preoccupato per la mole di informazioni errate che circolano sui social network riguardanti la ricerca scientifica e ha invitato i docenti a un maggior impegno per una corretta divulgazione. Elena Lucia Zumerle, presidente del Consiglio degli Studenti, si è soffermata sulla necessità di recuperare l’interesse per la comunità in cui viviamo ristabilendo il corretto rapporto con la politica. Maria Caterina Baruffi, docente di Diritto internazionale, nella sua lectio magistralis ha parlato dei migranti e del loro diritto di asilo. Sul tema è poi intervenuto il capo dello Stato, che ha invitato i governanti europei ad assumersi la responsabilità per la soluzione di un problema che non può essere scaricato sui singoli stati. «Cultura e ricerca producono spirito critico – ha infine ricordato Mattarella –. È importante avere la mente aperta, non rimanere fermi sulle proprie convinzioni, come don Ferrante nei Promessi Sposi».
Il sindaco ha omaggiato la massima autorità dello Stato con una stampa originale del 1888, “Le cento città d’Italia”, copertina del supplemento mensile del Secolo dedicata a Verona, con la foto delle Arche Scaligere, invitando Mattarella ad una Prima della stagione operistica in Arena. «Ho molto condiviso l’esortazione del Presidente ad allargare sempre più il confronto e la diffusione degli stimoli culturali – ha detto Sboarina –. La cultura non deve essere patrimonio di pochi ma un impegno a raggiungere il maggior numero di persone. Un obiettivo che, ad esempio, stiamo perseguendo con i sindaci di Firenze e Ravenna per le celebrazioni dei 700 anni della morte di Dante».
Dopo aver visitato le aule e la biblioteca di ateneo della Santa Marta,Mattarella si è recato al Centro regionale per l’Autismo, all’Ospedale di Borgo Trento, dove si è incontrato con i giovani pazienti, le loro famiglie, i medici e il personale sanitario invitando alla collaborazione tra pubblico e privato per la tutela della salute.