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I MUV, presentato il nuovo logo che identifica i musei cittadini

Particolare importanza è stata data all’acronimo del nome, sia per motivi prettamente grafici, sia perché si presta ad essere letto e ricordato facilmente

Francesca Briani, Federico Sboarina e Francesca Rossi con il nuovo logo rappresentativo dei musi civici di Verona
Francesca Briani, Federico Sboarina e Francesca Rossi con il nuovo logo rappresentativo dei musi civici di Verona

Il sistema museale cittadino ha un nuovo logo. Si chiama “I MUV – I Musei di Verona” ed è il brand scelto dal Comune per identificare, sotto un unico simbolo, tutte le nove realtà museali cittadine. Il logo e il nome selezionati sono frutto dell’idea creativa di Studio FM di Milano, vincitore del concorso di idee promosso dal Comune. Insieme al brand unico sono stati realizzati anche i nuovi loghi identificativi della Casa di Giulietta, dell’Arena e del Museo Lapidario.

La nuova immagine, che rientra nel più ampio percorso di riorganizzazione di tutto il polo museale veronese, è stata presentata mercoledì 29 novembre dal sindaco Federico Sboarina insieme all’assessore alla Cultura Francesca Briani. Presenti la direttrice del sistema museale integrato di Verona Francesca Rossi e Barbara Forni, partner and art director di Studio FM Milano.

«Da oggi il progetto allargato di riorganizzazione del sistema museale veronese trova una sua corretta riunificazione anche dal punto di vista comunicativo – ha detto il sindaco Sboarina –. Il nuovo simbolo, infatti, definisce non solo un’immagine unica dei nostri musei ma diventa rappresentativo anche dell’identità storica, culturale ed artistica di Verona».

“Un brand non ha solo una forza distintiva – spiega l’assessore Briani –, ma rappresenta il sistema di comunicazione più immediato attraverso cui differenziare e, al contempo, definire la propria identità storico-culturale rispetto agli altri sistemi museali italiani. Un nuovo tassello importante per la valorizzazione dell’ampio tessuto culturale cittadino. Per questo, nella direzione di un consolidamento dell’immagine coordinata, oltre a definire un simbolo unico, si è reso necessario uniformare, attraverso un restyling grafico, tutti i disegni dei loghi di ogni singolo museo».

«È stato portato avanti un complesso percorso di analisi – dichiara Rossi –, che tocca diversi elementi della comunicazione istituzionale ed editoriale dei nostri musei. Abbiamo cercato un’idea creativa che ci identificasse, consentendo a Verona di distinguersi rispetto alle altre città. Per questo, la gara di idee è stata aperta non tanto alle grandi aziende che producono marchi ma a studi creativi in grado di identificare una soluzione davvero innovativa. Le domande pervenute sono state 50, pervenute da tutta Italia, con una ricca proposta di idee”.

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I MUV – I Musei di Verona. Il nome scelto è stato privilegiato perché immediatamente comprensibile, in grado di esprimere la sua funzione informativa rispetto alla pluralità dell’offerta museale cittadina. Particolare importanza è stata data alla sigla o acronimo del nome, sia per motivi prettamente grafici, sia perché si presta ad essere letto e ricordato facilmente. Il nome ha inoltre consentito, attraverso la forma delle lettere che lo compongono, di esprimere un segno grafico forte e riconoscibile.

Il disegno è frutto di una sintesi interpretativa tra composizione tipografica ed elementi rappresentativi dell’identità storica ed artistica di Verona. Componenti che si conciliano con diversi temi progettuali, quali: istituzionalità, riconoscibilità, funzionalità, contemporaneità, iconicità.

Si fa riferimento ad un soggetto identificativo della città, l’arco, elemento architettonico romano identificabile con il principale monumento cittadino, l’Arena, ma comunque presente nella maggior parte delle sedi museali della città. Simbolicamente l’arco ha in sé un’accezione positiva, rappresenta un invito ad “entrare”, ad accedere alla visita dei diversi siti del patrimonio museale, ed è un elemento forte ed elegante, simbolo di unione, di collegamento.

Ulteriore elemento grafico è la V, che riassume in sé la città romana e la città medievale, con un preciso riferimento alle mura Scaligere di Castelvecchio e alla lettera V di Verona. Colore del marchio. Per il colore del marchio è stato scelto il verde Veronese, colore utilizzato dal pittore Paolo Veronese, ulteriore elemento di legame con la tradizione artistica della città.

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