Dal 6 novembre al 17 marzo torna al Nuovo di Verona la rassegna de Il Grande Teatro. Primo spettacolo in cartellone dal 6 all’11 novembre Copenaghen di Michael Frayn con la regia di Mauro Avogadro. L’opera è una produzione Compagnia Umberto Orsini e Teatro di Roma – Teatro Nazionale in coproduzione con CSS Teatro Stabile di Innovazione del Friuli Venezia Giulia. Protagonisti Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice.
Si tratta di un thriller scientifico-politico a tre voci, scritto dall’inglese Michael Frayn, ottantacinquenne scrittore e drammaturgo britannico diventato celebre a livello internazionale proprio con Copenaghen, dramma andato in scena in prima assoluta a Londra, al Royal National Theatre nel 1998. Lo spettacolo si rifà a un fatto realmente accaduto nel 1941 in Danimarca e relativo allo sviluppo, mancato, della bomba atomica nazista durante gli anni della seconda guerra mondiale.
«Penso che sarebbe stato un errore imperdonabile – dice Umberto Orsini – pensare di dar vita a una compagnia teatrale che porti il mio nome senza pensare all’opportunità di rimettere in scena uno spettacolo come Copenaghen. Riproporre la pièce di Frayn che Giuliana Lojodice, Massimo Popolizio ed io avevamo interpretato per la prima volta diciannove anni fa, mi è sembrata una scelta obbligata.
Lo spettacolo, nato a Udine nel 1999 e riproposto a varie riprese, l’ultima delle quali otto anni fa, è stato recensito dalla totalità della critica in maniera entusiastica e amato da un pubblico sempre numeroso. È uno spettacolo che oggi continua a sorprendere – conclude Orsini – per la costante attualità del tema trattato con i suoi interrogativi sulla responsabilità morale e politica della scienza».

Copenaghen, in scena Massimo Popolizio, Umberto Orsini e Giuliana Lojodice – Foto Marco Caselli Nirmal
«Se fra tanti premi teatrali se ne assegnasse uno alle compagnie – ha scritto Anna Bandettini su la Repubblica – avrebbero già vinto Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice. Rispettivamente 83, 77 e 56 anni, sono un pezzo di storia del teatro, il divertimento della recitazione, il piacere della parola come oramai è sempre più difficile vedere». Molto positivo anche il giudizio di Franco Cordelli sul Corriere della Sera: «Treattori di grande scuola e impareggiabile dominio della scena. Massimo Popolizio nelle chiuse dei due atti mi ha commosso. Giuliana Lojodice è come se non si fosse mai allontanata da un teatro che aveva abbandonato. Umberto Orsini poi… è strabiliante, uomo di ironia, di sottigliezza, di vitalità tali da pienamente giustificare che il teatro Argentina sia ogni sera pieno fino ai limiti della capienza». Entusiasta anche Rita Cirio su L’Espresso: «Elegantemente impaginato da Giacomo Andrico in una bella scena di lavagne esuberanti di formule, diretto con mano sicura da Mauro Avogadro, lo spettacolo è affidato a interpreti di alto livello».
Dopo la “prima” di martedì, repliche tutte le sere alle 20:45 fino a sabato 10. L’ultima replica, domenica 11, è invece alle 16. Giovedì 8 novembre, alle ore 18, gli attori incontreranno il pubblico nel Piccolo Teatro di Giulietta – Foyer del Teatro Nuovo. Condurrà l’incontro Guido Avezzù dell’Università di Verona.