Riportiamo dalla pagina Facebook di Mao Valpiana, presidente del Movimento Nonviolento, al quale esprimiamo la solidarietà del giornale.
«Hanno asportato un computer con i nostri dati e una memoria esterna. Hanno rovistato nei documenti, buttando a terra faldoni, cartelline, come se stessero cercando qualcosa. Alcuni sono stati sottratti. Hanno bevuto e mangiato, hanno messo le mani anche nella camera, negli archivi, nei cassetti, nel magazzino. Se ne sono andati lasciando le porte forzate. Vanno di moda le “goliardate”, ma questo è stato un furto politico con violazione di domicilio. Grave. Hanno visto la cassa con i contributi raccolti nella nostra ultima iniziativa della Lanterne di pace (circa 300 euro), ma li hanno lasciati lì, per far capire che non sono venuti per i soldi, ma per una sfida, per un dispetto, perchè cercavano altro. Su commisione o in proprio? Cosa? Lo scoprirà la polizia, che ha mandato subito la scientifica e aperto un fascicolo.
Gli intrusi (o l’intruso?) ha lasciato tracce, soprattutto del suo profilo psicologico.
Tutto ciò è avvenuto durante la chiusura di ferragosto.
Una vigliaccata contro il lavoro volontario e gratuito che in tanti facciamo per la Casa per la nonviolenza, sede nazionale del Movimento Nonviolento.
Un brutta storia, strana, molto strana …
Grazie della solidarietà che in tanti stanno manifestando.
P.S. Se l’intruso sta leggendo questo post, gli consigliamo di restituire il maltolto. Noi abbiamo fatto regolare denuncia, rispondendo anche alla domanda della polizia “avete sospetti?”».
redazione@verona-in.it

Maurizio Danzi
22/08/2018 at 10:15
Assoluta solidarietà.
Ho scelto in gioventù di fare il servizio civile sostitutivo grazie alle azioni del movimento.
E’ un pò casa mia , mi sento violato nell’intimo.