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Fr-Onda Verde agli amministratori: «Comune se ci sei batti un colpo»

Un gruppo di cittadine veronesi dal 30 marzo ogni settimana scrive a consiglieri e amministratori chiedendo l’approvazione del Regolamento del verde per la città di Verona. Sono ormai 37 email, tra proteste ed ironia

Rosanna Gava, Cristina Stevanoni, Valeria Rigotti, Marisa Velardita, Ginevra Montereale, Laura Vasconi, Miria Pericolosi, Maria Matilde Paganini nella redazione di Verona In
Rosanna Gava, Cristina Stevanoni, Valeria Rigotti, Marisa Velardita, Ginevra Montereale, Laura Vasconi, Miria Pericolosi, Maria Matilde Paganini nella redazione di Verona In

Dal 30 marzo 2018 spediscono ogni settimana una email ai Consiglieri comunali per chiedere che sia approvato il Regolamento del verde per la città di Verona. Sono 37 email inviate da Fr-Onda Verde, un gruppo di cittadine veronesi che dal 27 ottobre 2017 porta avanti la sua battaglia ecologica. Il 24 maggio 2007 la giunta Zanotto ha redatto il regolamento sulle “Norme per la gestione, la salvaguardia e l’incremento dei giardini e del patrimonio verde pubblico”, scritto da professionisti, tra cui l’architetto Alberto Ballestriero. Tale documento non è però mai stato approvato dal Consiglio comunale.

«All’inizio avevamo scelto di “adottare” due consiglieri a testa — spiega Rosanna Gava, una delle rappresentanti di Fr-Onda Verde —, poi al 19° invio abbiamo cambiato metodo». Da venerdì 30 marzo, dopo diverse difficoltà comunicative, il gruppo ha deciso di «tenere gli “adottati” e allargare la cerchia dei destinatari — racconta Valeria Rigotti — coinvolgendo anche il Presidente del Consiglio Ciro Maschio, i capogruppo delle Circoscrizioni, l’assessora all’Urbanistica Ilaria Segala, l’assessora alla Cultura Francesca Briani, l’assessora alla Legalità Edi Maria Neri e l’assessore alle Strade e Giardini con delega al Verde pubblico Marco Padovani, insieme ai dirigenti e ai tecnici amministrativi del Comune e i 70 iscritti alla Lista Alberi, di cui finora soltanto un rappresentante ha rilanciato l’iniziativa».

Un risultato però c’è stato: il 30 agosto il consigliere Padovani convocherà i comitati del verde in un’ottica di collaborazione, e il 6 settembre è prevista una discussione ufficiale sul progetto del Regolamento del Verde, con i rappresentanti e le rappresentanti dei comitati, insieme a quelli degli Ordini degli Architetti e degli Ingegneri. Da questo incontro si dovrebbe realizzare una bozza del regolamento da presentare alle circoscrizioni del Comune, a cui i cittadini potranno contribuire inviando suggerimenti online.

Fr-Onda Verde

Fr-Onda Verde nella redazione di Verona In (foto Verona In)

A proposito dell’incontro c’è chi si esprime in maniera dubbiosa e chi lo legge come un segnale positivo, come Rosanna Gava e Marisa Velardita, presidente di Italia Nostra Verona: «Non voglio essere pessimista, l’incontro è ufficiale ed è sicuramente un passo importante di cui valuteremo gli esiti — spiega Velardita — un altro risultato positivo della nostra azione era stata la risposta della Consigliera Marta Vanzetto, che aveva presentato in Consiglio una mozione per la votazione delle Norme sul Verde pubblico, che è stata purtroppo respinta».

Le rappresentanti di Fr-Onda Verde spiegano la necessità di un cambio di mentalità e di cultura a proposito del verde urbano: «Quando vengono fatte nuove piste ciclabili — lamenta Miria Pericolosi — si tagliano gli alberi già esistenti per sostituirli con alberelli di dimensione minore, in maggior quantità ma senza che questi abbiano la funzione e l’utilità dei precedenti». «Anche gli arbusti e le siepi portano numerosi benefici — spiega Rigotti —; possono mitigare il clima e trattenere polveri e smog, ma sempre per mancanza di cultura, nessuno se ne occupa».

Fr-Onda Verde evidenzia altre scelte che si fanno per un’errata concezione del verde urbano «come le potature fuori stagione e le capitozzature che non permettono una corretta crescita dell’albero. Il punto è che anche se per la nostra città non esiste ancora un Piano del Verde — racconta Ginevra Montereale — ci sono comunque delle norme da seguire, che sono le linee guida ministeriali rivolte a tutti i responsabili del verde pubblico, che però vengono ignorate». Cristina Stevanoni denuncia poi che «nel bilancio arboreo del comune di Verona, che secondo la legge 10/2013 deve essere inserito in un piano quinquennale e in cui dovrebbero rientrare solo le superfici calpestabili, vengono inseriti anche aiuole, spartitraffico e campi sportivi».

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Le mail che le cittadine di Fr-Onda Verde si preoccupano di mandare ogni venerdì hanno contenuti e tecniche comunicative differenti, sempre al fine di attirare l’attenzione dei loro destinatari: «A volte sono lettere di protesta e di denuncia, altre volte sono più ironiche e pungenti — racconta Gava —. Io credo fortemente nel potere delle immagini. Un’immagine significativa, come la foto di una strada prima e dopo l’abbattimento di alcuni alberi importanti, o la capitozzatura che avviene su altri al posto di una corretta potatura, se accompagnata da un breve testo ha una capacità comunicativa molto forte, perché di fronte ad un’immagine non si possono trovare scuse».

Via Mameli, località Il Platano

Via Mameli, località Il Platano (che non c’è più)

Tra le mail sono stati inviati anche «i regolamenti del Piano del Verde di Rovigo e Treviso — spiega Velardita — per dimostrare che adottare delle norme nell’interesse della comunità è stato fatto in città simili alla nostra». È capitato anche che a Fr-Onda Verde venissero fatte delle promesse poi disattese: «Dopo l’abbattimento dei platani in Via Mameli — racconta Rigotti — eravamo state convocate insieme ai rappresentanti e le rappresentanti a difesa del verde pubblico. Ci era stato promesso che almeno un platano sarebbe stato piantato, a livello simbolico, ma dopo tre anni non è stato ancora realizzato nulla e i buchi lasciati dagli alberi sono stati cementificati».

«A Novembre a Mantova si svolgerà il Forum Mondiale sulle foreste Urbane» annuncia Maria Matilde Paganini, di Fr-Onda Verde e Italia Nostra. Durante questo evento verranno presentate strategie di sviluppo di aree forestali urbane, esempi di pianificazione e gestione di approcci di città diverse tra loro e verrà evidenziato il contributo delle foreste urbane per l’economia, la conservazione dell’ambiente e la saluta pubblica. «Pensiamo sarà una buona occasione per attirare l’attenzione sul tema — conclude Paganini — e dimostrare i reali effetti benefici del verde pubblico nei contesti urbani».

Carolina Londrillo

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1 Comment

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  1. Redazione2

    31/07/2018 at 13:47

    Un incontro in Municipio con FR-Onda Verde sarebbe un bel segnale di collaborazione tra amministratori e cittadini/e . Si andrebbe verso quella logica partecipativa negata dalla precedente amministrazione che qualificherebbe la città.

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