Come ogni sei mesi la Cisl presenta il rapporto sul mercato del lavoro. Nel 2017, in provincia di Verona sono emersi questi dati: 403.300 occupati (di cui 303mila dipendenti) e 25.900 persone in cerca di occupazione; il tasso di occupazione 15-64 anni è pari al 66,1% (66% in Veneto), quello di disoccupazione è del 6% (6,3% in Veneto). Nel corso del 2017 sono state oltre 193mila le nuove assunzioni nel lavoro dipendente, il 17% in più rispetto al 2016. In crescita rilevante le assunzioni nel terziario (+23% rispetto al 2016); più contenuti gli incrementi nell’industria (+8%) e nel comparto agricolo (+12%).
Anche nel primo trimestre del 2018 è confermata la dinamica positiva già rilevata nei mesi precedenti: aumentano le assunzioni (+21% rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente) e il bilancio occupazionale di fine anno, in netto miglioramento, è positivo per oltre 16mila unità. Questi risultati sono trainati dalle ottime performance del tempo determinato (+18% le assunzioni rispetto al primo trimestre del 2017 e un saldo positivo per oltre 11mila unità) e del lavoro somministrato (+42% le nuove attivazioni contrattuali). In crescita anche il tempo indeterminato: +29% le assunzioni e più che raddoppiate le trasformazioni.
Per quanto riguarda le altre tipologie contrattuali, confermato il trend di crescita per i contratti a somministrazione: il ricorso a questa tipologia contrattuale risulta intensificarsi in maniera importante arrivando, nel primo trimestre del 2018, a quasi 12mila nuove attivazioni contrattuali, il 42% in più dello stesso trimestre dell’anno precedente. L’aumento dei contratti a somministrazione è del 29% rispetto all’anno precedente. Le figure più richieste sono quelle a livello professionale più qualificate legate al turismo, servizi alle imprese e commercio.
Le attivazioni contrattuali per le collaborazioni segnano un leggero incremento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+12%) ed il bilancio di fine trimestre continua ad essere, pur di poco, positivo. Ci sono state oltre 6mila nuove attivazioni di rapporti di lavoro parasubordinato in provincia di Verona, soprattutto nell’ambito dei servizi (servizi turistici, istruzione e terziario avanzato). Si tratta per lo più di collaborazioni coordinate e continuative (3.200 attivazioni, pari al 52% del totale) e di rapporti di lavoro autonomo dello spettacolo (2.900 nuove attivazioni nel 2017, pari al 47% del totale).
L’abolizione dei voucher ha portato a un boom dei contratti a chiamata. Il flusso delle assunzioni relativo al primo trimestre del 2018 risulta in crescita del 47% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nel 2017 le assunzioni sono più che raddoppiate rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il bilancio di fine anno, dopo la marcata contrazione degli anni precedenti, risulta nuovamente positivo per circa 3mila unità.
Il tirocinio è ancora in crescita, anche nel primo trimestre 2018 (+ 13%) grazie anche agli effetti del programma Garanzia Giovani: nel 2017 le attivazioni sono state complessivamente 6650.
A Verona c’è un’elevata mobilità del mercato del lavoro (con livelli di assunzioni e cessazioni oggi nettamente superiori ai livelli pre-crisi). La fase di espansione occupazionale è strettamente legata al progressivo rafforzamento del settore terziario scaligero ed alle trasformazioni del settore industriale. L’attuale domanda di lavoro è veicolata da importanti fattori di cambiamento del mercato del lavoro (e vincolata da alcuni importanti processi demografici in atto). Si tratta di una domanda di lavoro legata in maniera crescente al terziario, in molti casi a termine e/o a tempo parziale, declinata in misura maggiore che in passato al femminile.