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Spettacoli

Misura per misura, Shakespeare e la fascinazione del male

Dal 19 al 21 luglio al Teatro Romano un dramma dove l’amore riscatta la cupezza e in cui intrecci e ritmi sembrano quelli di un moderno script cinematografico. La violenza sulle donne uno dei temi della pièce. Traduzione di Masolino d’Amico, regia di Paolo Valerio, con Massimo Venturiello nel ruolo del duca di Vienna

Il cast di “Misura per misura” di William Shakespeare (foto Claudio Martinelli)
Il cast di “Misura per misura” di William Shakespeare (foto Claudio Martinelli)

Misura per misura di William Shakespeare è il nuovo appuntamento dell’Estate Teatrale Veronese, in scena al Teatro Romano dal 19 al 21 luglio (con inizio alle 21:15). Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Stabile di Verona e dal Teatro della Toscana, debutta in prima nazionale nella traduzione di Masolino d’Amico e con la regia di Paolo Valerio. Tra gli interpreti Massimo Venturiello, che il pubblico del Teatro Romano ricorda soprattutto come Petruccio nella Bisbetica domata del 2002, dove Caterina era Anna Galiena.

La commedia, “cupa e attuale, immersa nell’attrazione del male e nella fascinazione dell’ambiguo”, ha avuto nella storia del festival soltanto due edizioni: nel 1967 con la regia di Luca Ronconi  e tra gli interpreti Massimo Girotti, Sergio Fantoni, Valentina Fortunato e Mario Scaccia; nel 1987 con quella di Jonathan Miller, con interpreti Giulio Brogi, Aldo Reggiani ed Elisabetta Pozzi.

Tre, sapientemente intrecciati da Shakespeare, i temi principali del dramma (scritto tra il 1603 e il 1604) che nulla hanno da invidiare a un moderno script cinematografico. Il primo — antichissimo e forse influenzato dalla delicata successione al trono di Giacomo I in corso nel 1603 — è quello del governatore della città che, travestito, si avventura tra il popolo per sentire quello che la gente pensa di lui. Il secondo, tristemente attuale e ispirato a un fatto di cronaca avvenuto nel milanese verso la metà del Cinquecento, è un classico caso di ricatto sessuale: Isabella, novizia in un convento, potrà salvare il fratello condannato a morte solo se si concederà al governatore a cui lei chiede d’intercedere per lui. Il terzo, preso di sana pianta dal Decameron, è quello del lui-fedifrago che giace a sua insaputa con la sua legittima lei.

Insieme a Venturiello (duca di Vienna), sono in scena Simone Toni (vicario), Roberto Petruzzelli (Escalo e Pompeo), Francesco Grossi (Claudio), Alessandro Baldinotti (Lucio e Madama Strafatta), Marco Morellini (Bargello), Simone Faloppa (Gomito e Bernardino), Luca Pedron (Schiuma e Abomino), Camilla Diana (Isabella), Federica Castellini (Mariana) e Federica Pizzutilo (Giulietta). I movimenti di scena sono di Monica Codena, le scene e immagini di Antonio Panzuto, i costumi di Luigi Perego, le luci di Nevio Cavina, le musiche di Antonio Di Pofi, l’aiuto regia di Paola De Giuli.

Nell’ambito degli incontri con gli artisti organizzati in collaborazione con la Biblioteca Civica, venerdì 20 alle ore 17:30, regista e attori di Misura per misura incontreranno il pubblico. Condurrà l’incontro la giornalista Alessandra Galetto.

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