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Prima di non accorgerci più di niente

Il 9 maggio del 1978 muoiono Aldo Moro e Peppino Impastato. Le due morti ci interrogano su quegli intrecci oscuri tra terrorismo, servizi segreti e mafia che tanto hanno condizionato la vita civile del Paese

Aldo Moro, Peppino Impastato
Aldo Moro, Peppino Impastato

Il 9 maggio 1978 a Roma, in via Caetani, le Brigate Rosse, dopo 55 giorni di prigionia, fanno ritrovare il corpo di Aldo Moro. E mentre l’Italia è sotto choc per il ritrovamento del cadavere dello statista, a Cinisi, in provincia di Palermo, la mafia uccide il giornalista Peppino Impastato, che muore a 30 anni dilaniato dall’esplosione di una carica di tritolo.

E se sui mandanti di questo omicidio non ci sono dubbi, per contro, da quel 9 di maggio è cresciuto sempre più il sospetto, che dietro l’uccisione del presidente della Dc ci sia stata qualche complicità inconfessabile, interna o internazionale. Questa è la morte di Aldo Moro 40 anni dopo: una tragedia che si è trasformata in un enigma che nessuno è riuscito ancora a sciogliere.

L’amato nipote Luca ha dichiarato: «Abbiate il coraggio di ammettere che non fu vittima del terrorismo».

Così disse Peppino Impastato: «Noi ci dobbiamo ribellare. Prima che sia troppo tardi! Prima di abituarci alle loro facce! Prima di non accorgerci più di niente!».
Già, prima di non accorgerci più di niente.

Cinzia Inguanta

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Written By

Nasce a Firenze il 4 giugno 1961, sposata con Giuliano, due figli: Giuseppe e Mariagiulia. Alcuni grandi amori: la lettura, il cinema, il disegno, la fotografia, la cucina, i cinici, le menti complicate e le cause perse. Dopo la maturità scientifica, s’iscrive al corso di laurea in medicina e chirurgia per poi diplomarsi in design all’Accademia di Belle Arti Cignaroli. Nel 2009 s’iscrive alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca. Giornalista pubblicista dirige Radio Popolare Verona, già direttrice del magazine online Verona-IN con il quale continua a collaborare coordinando la redazione spettacoli e scrivendo di libri. Nel 2006 ha curato la pubblicazione di La Chiesa di Verona in Sinodo e di Il IV Convegno Ecclesiale Nazionale, nel 2007 di Nel segno della continuità. Nel 2011 l’esordio letterario con la pubblicazione del suo primo romanzo Bianca per la casa editrice Bonaccorso. Alcune sue poesie sono pubblicate nel 2° volume della Raccolta di Poesie del Simposio permanente dei poeti veronesi (dicembre 2011), altre sono pubblicate nella sezione Opere Inedite sul blog dedicato alla poesia di Rainews. cinzia.inguanta@email.it

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