Domenica 29 aprile si è svolta a Verona la rievocazione delle Pasque Veronesi, episodio storico che risale al 1797, quando alcuni cittadini di Verona, spinti dal clero e dalla nobiltà locale, che non vedevano di buon occhio le idee rivoluzionarie di Napoleone, insorsero contro le truppe francesi impegnate nella guerra contro l’Austria. La manifestazione si è svolta dalle 10 alle 12:30 in Piazza Erbe. Durante la cerimonia, caratterizzata dagli spari a salve di reparti militari con divise d’epoca, è stato issata la Bandiera Contarini, simbolo della Serenissima (nel 1797 cessa a Verona la dominazione Veneziana, iniziata nel 1405). Hanno preso la parola l’organizzatore Maurizio Ruggiero, l’assessore alle Manifestazioni Filippo Rando (Battiti) e il deputato e consigliere comunale Vito Comencini (Lega Nord). Presente anche il senatore Paolo Tosato (Lega Nord). Dalle 16 alle 17:30 la commemorazione è continuata a Porta San Zeno con la rievocazione della battaglia contro le truppe di Bonaparte. Qualche centinaio i presenti attratti dai colori delle divise e dagli spari, fra i quali molti turisti incuriositi. Da un punto di vista storico furono i francesi a cercare lo scontro con uno stratagemma, allo scopo di controllare la città dopo aver sedato la rivolta, come poi avvenne. Le Pasque Veronesi, a partire dagli anni Ottanta, sono state il cavallo di battaglia della Lega a fini politici. Un approfondimento si trova nell’intervista al prof. Gian Paolo Romagnani, docente di Storia moderna e Direttore del Dipartimento Culture e Civiltà all’Università di Verona, rilasciata a Verona In: Le Pasque Veronesi tornano nel buio della storia. (g.m.)
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(foto Verona In e gm)


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