Faccio fatica a capire.
C’è un’ordinanza comunale che stabilisce gli orari di apertura delle sale gioco nel territorio comunale e la stessa ordinanza prevede le eventuali sanzioni per i gestori che non si attengono a quanto disposto.
In sette sale nella scorsa estate viene riscontrato un superamento degli orari ammessi e vengono sanzionate con la sospensione delle attività per una settimana. I gestori fanno ricorso al tribunale civile e il giudice dà torto al Comune asserendo che l’ente ha il diritto di emanare una normativa al riguardo ma non quello di prevedere e quindi comminare sanzioni in caso di infrazioni.
Il giudice avrà sicuramente sentenziato applicando la legge, ma sgomenta apprendere che una delle tragedie del nostro tempo possa farsi beffa delle già poche e insufficienti regole che ne regolano l’attività.
È come se dopo aver stabilito gli spazi e le regole per la sosta degli automezzi il Comune non potesse poi multare chi parcheggia sui marciapiedi.
Gianni Falcone
Redazione1
01/05/2017 at 09:22
La Polizia municipale informa che la recente sentenza del Tribunale di Verona relativa a sale slot e video lottery non riguarda il provvedimento generale con il quale il Sindaco Tosi ha inteso limitare il periodo di apertura ad alcune ore della giornata, ma solamente sette violazioni accertate a carico di alcuni esercenti e la relativa ordinanza di chiusura coattiva.
L’ordinanza n. 6 del 15 febbraio 2016 è pertanto ancora in vigore e la Polizia municipale proseguirà nelle attività di monitoraggio e controllo specifico, per verificare che non sia superato il limite di otto ore al giorno di operatività per questo tipo di giochi, da intendersi sia per sale slot e videolottery, sia l’accensione degli apparecchi da gioco, con vincita in denaro presenti negli esercizi commerciali.
L’ordinanza prevede anche orari di apertura specifici: dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, per un totale di 8 ore.
Paola Lorenzetti
28/04/2017 at 20:13
A Bergamo l’anno scorso il gioco d’azzardo è calato dell’11 % abbondante grazie alla regolamentazione comunale. A Mantova una società dell’azzardo ha fatto ricorso al Comune perché ha sospeso un’attività che non ha rispettato i limiti orari del regolamento comunale; il Tar ha respinto il ricorso. Un Comune è sovrano sulle regole anti azzardo e può farle valere, anzi deve. Bisogna avere il coraggio di opporsi però.