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“Diritti per le nostre strade” riparte dalla Giustizia sociale

giustizia sociale

Da febbraio a giugno, ogni mese un tema per affrontare la questione sociale. Si parte giovedì 23 febbraio con padre Alex Zanotelli e i Diritti sacrificati sull’altare della finanza.

In occasione della Giornata mondiale della Giustizia sociale, ripartono ufficialmente le attività previste per il terzo anno di vita del progetto Diritti per le nostre strade.
A fare dal filo conduttore gli incontri del Laboratorio permanente sui diritti Regimi di legalità e pratiche di cittadinanza che, da febbraio a giugno, proveranno a rimettere al centro dell’attenzione cittadina la questione sociale. Ogni mese pertanto sarà dedicato ad uno dei principali ambiti (o regimi di legalità) che vanno a comporre l’attuale questione sociale. Nell’ordine avremo: finanza (febbraio), povertà (marzo), lavoro (aprile), scuola (maggio) e carcere (giugno). Per ognuno di loro si cercherà di definire il contorno e di qui di mapparne lo stato di salute dei diritti, fino a suggerire delle possibili strade da percorrere assieme (pratiche di cittadinanza). Per questo è stato calendarizzato un programma ricco di iniziative informative e formative alle quali la società civile veronese è chiamata a partecipare per contribuire alla riflessione e alla costruzione di adeguate pratiche di cittadinanza.

Il primo appuntamento sarà per giovedì 23 febbraio, alla sede di Nigrizia (in vicolo Pozzo, 1) con la prima tappa del laboratorio dedicata, come da programma, al tema della finanza. Ospite d’onore, padre Alex Zanotelli che interverrà sul tema Diritti sacrificati sull’altare della finanza. Sarà un’occasione per fissare i contorni di questo nuovo dominio, fattosi religione, e coglierne alcune delle principali e più gravi manifestazioni. Lo scempio (o, appunto, sacrificio) dei diritti è l’esito di questa nuova potente imposizione di valori e scelte che dal piano economico si fanno politiche, sociali e persino culturali. Con l’aiuto dell’esperienza e della testimonianza di Zanotelli proveremo a sviscerare questi livelli, anche prendendo in esame il TISA, ossia il trattato sulla liberalizzazione dei servizi, che va a ritradurre i trattati TTIP e CETA in ambito sociale.

Nel corso del progetto, oltre alle conferenze e ai vari momenti di riflessione e scambio, saranno presenti situazioni artistiche e creative, attraverso le quali si tenterà di stimolare anche altri approcci ai temi dei diritti, della giustizia e delle libertà, individuali e collettive. Come per gli anni precedenti ci saranno delle performances che riguarderanno direttamente o indirettamente i temi trattati e saranno il frutto di Laboratori cui tutti possono prendere parte. Alla base un’idea di Arte che – come sottolinea Massimo Totola, responsabile per la parte artistica del progetto – possa essere al servizio del sociale e quindi fonte di aggregazione, ricerca ma anche denuncia, lotta e pratica di libertà.

«Ripartiamo dalla Giustizia sociale, per rimettere al centro la questione sociale» – affermano dal coordinamento. E l’invito è rivolto al mondo del volontariato e del lavoro sociale in genere, al quale viene chiesto di andare oltre alla logica della beneficenza e del buonismo caritatevole, non sufficienti né a risolvere i problemi, né a dare dignità e pienezza di diritti alle stesse persone che si vogliono aiutare.
Ed una garanzia ed un impegno in questo senso il fatto che il progetto Diritti per le nostre strade abbia ricevuto per due anni consecutivi il finanziamento del CSV (Centro Servizio per il Volontariato) di Verona. Questo a dimostrare un’attenzione del volontariato veronese ai temi dei diritti e della giustizia sociale, secondo un’ottica di promozione integrale della persona e uno sguardo rivolto a rimuovere le cause dei problemi.
Il gruppo promotore del progetto è composto da: Aquiloni onlus (associazione capofila), Associazione per la Pace tra i Popoli, LunAmica, Ripresa Responsabile, Self Help-San Giacomo, Corte dei Miracoli, Energie Sociali coop. soc, Self Help coop. soc, Le Fate, D-Hub Atelier, Ainfelale.
Le iniziative hanno trovato il sostegno anche di: Radio Popolare Verona, Rete degli Studenti Medi Verona, Libera Verona, Banca Etica Verona, Cgil Verona, Emergency Verona, Rete Radie Resch Verona.

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