La dipendenza dal gioco d’azzardo è in continua crescita
Ogni tanto, per fortuna, aprendo le pagine dei quotidiani si trova anche qualche buona notizia. Mercoledì 25 gennaio un articolo su L’Arena parlava di una sala slot in Via Golosine chiusa perché non rispettava le distanze che si devono mantenere fra questi esercizi e luoghi sensibili, come istituti scolastici, parco giochi, centri giovanili. A Golosine ci sono già molti locali di questo tipo e di sicuro non si sente la necessità di uno in più; alcuni Consiglieri di circoscrizione, hanno sollevato il caso arrivando ad ottenere il blocco dell’attività da parte della Giunta. L’esito ci rende felici. La situazione complessiva italiana però ci dice che, se si è vinta una battaglia, di certo non si è vinta la guerra.
Nel 2016 il gioco d’azzardo in Italia ha ottenuto incassi record: secondo l’agenzia specializzata Agipronews, il fatturato è stato di 95 miliardi di euro, pari a 260 milioni al giorno, sette miliardi in più rispetto all’anno precedente. L’aumento è causato in parte da una pubblicità estremamente efficace e martellante, dall’altra dalle ingannevoli speranze di ch,i trovandosi in cattive condizioni economiche, si butta nel gioco nell’intento di trovare la fortuna, aggravando così la propria situazione. Gli intrattenimenti più redditizi sono le Slot (26,3 miliardi), seguite da Videolottery (22,8 mil), Lotto, Gratta e vinci, Superenalotto.
In Italia, purtroppo, solo le amministrazioni locali e le associazioni che si occupano di prevenzione delle dipendenze si oppongono all’espansione sul territorio del gioco d’azzardo in tutte le sue forme; a livello nazionale questa fermezza non c’è. Rosi Bindi, Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, afferma che ogni Comune “deve poter decidere” sulla quantità, gli orari di gioco, i luoghi dove sono collocate le slot, opponendosi, se lo ritiene il caso, agli accordi presi fra il ministero dell’Economia e i potentissimi concessionari degli apparecchi per il gioco (Relazione sulle infiltrazioni mafiose e criminali nel gioco lecito e illecito – luglio 2016).
La dipendenza dal gioco d’azzardo è in continua crescita; molte persone giocano oltre le loro possibilità e vanno ad accrescere il numero dei nuovi poveri delle nostre città, delle problematiche sociali e relazionali che influiscono in modo negativo sul benessere dei cittadini. Abbiamo bisogno di nuove politiche, locali e nazionali, che si occupino di sviluppare piani di prevenzione delle dipendenze; di limitare le occasioni di gioco, nel numero, nel tempo, nelle modalità di accesso e ridurre, se non vietare, l’eccessiva ed aggressiva pubblicità che ci assilla su ogni canale. Speriamo di sentire delle proposte valide già dalle prossime amministrative.
Paola Lorenzetti