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Carta comune per i Comitati, in piazza il 22 ottobre

L'incontro con don Luca Pedretti organizzato dal Comitato Verona Sud durante la Festa delle Golosine 37136
L'incontro con don Luca Pedretti organizzato dal Comitato Verona Sud durante la Festa delle Golosine 37136

Lo scorso 16 settembre è nato Il Primo Documento dei Comitati attivi in rete per Verona;  il 22 ottobre sfilata con i cittadini per presentare la richiesta di un Piano del verde e la realizzazione del Parco urbano nella zona dell’ex scalo ferroviario

Lo scorso 16 settembre scorso è nato Il Primo Documento dei Comitati attivi in rete per Verona sull’impegno civico e sulla collaborazione tra comitati e associazioni impegnati a promuovere  una partecipazione attiva per il bene comune della città.

Lo scorso maggio il Comitato Verona Sud aveva chiesto ad associazioni e comitati se erano disposti a trovare un comune filo conduttore nel rispetto delle specificità di ogni gruppo e del suo operare, la risposta è stata immediata. Da allora ad oggi abbiamo già fatto 6 incontri per conoscerci, capire quali sono le visioni comuni e gli interessi che ci muovono e quale idea abbiamo di città. E’ nato una sorta di sodalizio tra i partecipanti, che sentono la necessità di mettersi insieme per ottenere maggior risultati ed essere più forti ed incisivi. Al momento siamo in circa 12 comitati che si ritrovano periodicamente. Da cosa nasce cosa e siamo fiduciosi che questo numero si allargherà, perché chi ha a cuore la città e una qualità della vita sociale non potrà che condividere questo nuovo percorso.

Obiettivo primario è capire come meglio intervenire per il bene comune della città, ormai preda da troppi anni di decisioni sbagliate che vanno verso un interesse personale o di pochi a discapito dell’interesse di molti. Un esempio può essere l’aver privilegiato per decenni la speculazione edilizia. Basta percorrere qualsiasi strada dei quartieri limitrofi al centro storico per rendersi conto della mancanza di verde e di servizi, del traffico che soffoca, di una mobilità senza alternative ecologiche, della densità edilizia insensata. Le urgenze e i problemi che esistono nella nostra città sono tanti e toccano i vari contesti ambientali, culturali e sociali. Per affrontare meglio tutto questo ci siamo dati un regolamento e una struttura.

All’Amministrazione Comunale vogliamo far sapere che ci sono nuove forze che rappresentano in maniera significativa i cittadini (e non sono pochi) e che si sono organizzate per essere unite e contribuire a costruire una città diversa da quella attuale, dove non traspare un programma che tenga conto della complessità del territorio e irrispettoso delle reali esigenze degli abitanti con conseguenti danni a chi vi abita. Desideriamo nuovi modelli di partecipazione e di rappresentanza dove possano trovare spazio le istanze dei cittadini.

Qui emergerebbe una riflessione non banale: chi davvero oggi rappresenta i cittadini di Verona? Sono le forze politiche, l’Amministrazione comunale, la chiesa locale? Non credo che queste entità in questo periodo storico siano in grado di essere rappresentative, perché risultano sempre più scollate dal tessuto sociale, lontane dai cittadini ytanto che verrebbe da dire che solo le associazioni e i comitati spontanei hanno a cuore il benessere dei cittadini, perché radicati nei quartieri, negli ambienti urbani e condividono le stesse preoccupazioni. In fondo, se dei cittadini si riuniscono in comitati apartitici un motivo ci sarà…

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Riporto parte del testo del 1° Documento dei Comitati Attivi in rete per completezza di informazione e perché sia di contributo alla riflessione collettiva:


ART. 1 – FINALITÀ

– L’intento del presente documento condiviso tra le Associazioni e tra i Comitati apartitici di Verona e Provincia è quello di riflettere, condividere e promuovere uno stile di collaborazione tra i partecipanti stessi, i cittadini che vengono rappresentati e le istituzioni pubbliche al fine di migliorare la vivibilità degli abitanti nei quartieri di residenza, di rendere armonioso e salubre l’ambiente cittadino in ogni spazio possibile.

– Si condividono e promuovono l’applicazione degli Art. 1, 2 e 118 della Costituzione Italiana, in particolare ove si cita che “la sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”. “La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali”. “Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà”. L’attenzione ai cittadini in ogni aspetto della vita pubblica, privata e sociale è di fondamentale importanza per il raggiungimento di una società equa, rispettosa dei diritti e dei bisogni dei cittadini stessi. Il cittadino sia come singolo sia attraverso corpi intermedi, deve avere la possibilità di cooperare con le altre associazioni/comitati/enti pubblici o istituzioni al fine di definire gli interventi che incidono sulle realtà sociali di appartenenza. La partecipazione attiva dei cittadini alla vita collettiva può concorrere a migliorare la capacità delle istituzioni di dare risposte efficaci ai bisogni delle persone e alla soddisfazione dei diritti sociali che la Costituzione ci riconosce e garantisce.

–Nel rispetto delle premesse precedenti si intende in questo modo:
– promuovere l’impegno volontario, la cittadinanza attiva e sviluppare il capitale sociale della comunità locale;
– orientare i cittadini verso un maggior impegno sociale, attraverso il coinvolgimento attivo nella vita della comunità, affinché possano dedicare tempo e competenze allo svolgimento di compiti di utilità sociale che aumentino nel contempo anche le capacità di resilienza;
– favorire e divulgare la consapevolezza nella cittadinanza riguardo le problematiche cittadine, le criticità e le possibili soluzioni coerenti con il rispetto del bene comune e dell’ambiente;
– favorire pratiche di responsabilità civica nelle persone che, in condizioni di temporanea difficoltà, beneficiano di servizi/sostegni pubblici;
– proporre tavole di confronto con le amministrazioni pubbliche al fine di contribuire a progettare una città sostenibile, rispettosa dell’ambiente e della storia della medesima, valorizzando e sviluppando nuove aree culturali e luoghi di incontro dove i cittadini possano esprimere l’appartenenza ad una città o al proprio quartiere;
– individuare e proporre problematiche, aree di interesse e soluzioni sostenibili al fine di migliorare la mobilità cittadina, individuando luoghi e modalità di attraversamento della città integrati con gli spazi pubblici;
– favorire i servizi e la progettualità dell’Amministrazione potenziando le risorse comunitarie da attivare nella realizzazione di progetti di sostegno a persone in difficoltà e le reti informali a supporto degli interventi di cura.

Certo, dovremo avere la forza e le motivazioni per continuare il cammino dopo questi primi mesi di entusiasmo, ma se i cittadini ci sosterranno saremo in grado di contribuire positivamente nella gestione del bene comune.

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Un primo segnale di questa unione lo vedremo anche alla grande manifestazione del 22 ottobre prossimo, quando comitati e associazioni di Verona sfileranno con i cittadini tra le vie della città per presentare la richiesta di un piano del verde e in dettaglio la realizzazione del Parco urbano nella zona dell’ex scalo ferroviario. Il parco è stato oggetto di uno studio di fattibilità da parte di un team di architetti e lo abbiamo chiamato il Parco allo Scalo. Lo chiederemo a gran voce, perché è un bene comune necessario a tutta la città, per contrastare il crescente indice di inquinamento dovuto a una mobilità automobilistica assassina e per creare un luogo di incontro a beneficio di tutti. La location è fantastica, dietro la stazione per essere usufruita da tutta la cittadinanza.

Se verrete alla Manifestazione vi consegneremo e spiegheremo il progetto completo che potrà rendere Verona finalmente una città moderna ed europea. L’Amministrazione comunale dovrà ascoltarci e una copia del progetto sarà donata al Comune di Verona affinché se ne faccia carico. Lo chiedono i cittadini.

Claudio Veronesi
Comitato Verona Sud

1 Comment

1 Comment

  1. dmotti

    12/10/2016 at 14:19

    Caro Claudio, mi sembra un ottimo punto di partenza, sono convinta da tempo che Comitati e associazionismo in generale siano diventati un strumento di partecipazione alla politica della città.Questo anche perché i partiti sono da tempo ormai saltati a piè pari dai cittadini, abbiamo capito che non sono più a servizio dei cittadini ma dei potentati di turno che li usano per scopi più o meno privatistici.
    Anche i sindacati (a macchia di leopardo) hanno perso quel legame con i lavoratori che li metteva in primo piano nelle lotte sindacali per tutelare i diritti dei lavoratori.
    Positivo o negativo? forse tutte e due, però mi preoccupa il fatto che partiti e sindacati abbiano perso una grande opportunità, rappresentare cittadini e lavoratori.

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