Dal Comitato Opera Nostra Fondazione Arena Bene comune riceviamo e pubblichiamo.
«Venerdi 30 settembre si terrà sul Ponte Pietra un presidio contro l’utilizzo privatistico del Teatro Romano da parte dell’imprenditore del settore marmi Antolini. L’iniziativa, promossa dal Comitato Opera Nostra, si terrà dalle ore 19.30 alle 22.
E’ necessario, a nostro parere, porre l’accento sull’uso privato, o addiritura della loro ptivatizzazione, dei monumenti storici veronesi e dei “contenitori culturali”. Dopo la vendita dei Palazzi storici della città a Cariverona e il tentativo in atto di privatizzare la gestione dell’ex Arsenale asburgico e dell’Arena, la vicenda del Teatro Romano dimostra, ancora una volta, la scarsa considerazione del Sindaco, nonché assessore alla Cultura, nei confronti dei siti monumentali più importanti della città!
Nel caso in questione viene addiritura concessa la costruzione di una pista di ghiaccio in un’area archeologica molto delicata e bisognoso di urgenti restauri! L’obiezione alle nostre preoccupazioni è facilmente intuibile: la Soprintendenza ha dato esito positivo alla richiesta e non ha riscontrato controindicazioni di sorta. Il problema è che il soprintendente dottor Magani non ci ispira particolare fiducia, essendo accusato di turbativa d’asta in qualità di dirigente della regione Abruzzo, nell’ambito del processo relativo alla ricostruzione dei monumenti lesionati dal terremoto dell’Aquila. Va peraltro ricordato che tutti gli uffici comunali competenti hanno scongiurato il Sindaco di dare parere negativo alla richiesta dell’imprenditore.
Non solo l’accesso al Teatro è possibile, in questi giorni, solamente su invito del signor Antolini, ma lo stesso Museo Archeologico è stato precluso al pubblico per tre giorni durante l’installazione della pista e lo sarà nuovamente durante lo smantellamento della stessa. Ci auguriamo, e proveremo a vigilare in questo senso, che il sindaco abbia perlomeno avuto il buon senso di attivare i controlli preposti alla verifica di eventuali danneggiamenti.
Per finire non possiamo tacere sul merito dell’iniziativa dell’imprenditore Antolini: utilizzare un sito archeologico a rischio per una forma pubblicitaria in occasione della fiera Marmomacc ci sembra l’emblema della decadenza culturale della nostra città.
Invitiamo a questo punto la cittadinanza alla partecipazione venerdi sul Ponte Pietra, come momento simbolico, e iniziale, di un percorso teso a riconsegnare ai cittadini la loro città, al di là della retorica menzognera de “paroni a casa nostra”!».
Comitato Opera Nostra
Fondazione Arena Bene Comune