Mercoledì 2 settembre, nella Sala Rossa del Palazzo Scaligero, il presidente della Provincia Antonio Pastorello ha presentato l’accordo di collaborazione fra la Funivia Malcesine–Monte Baldo e il Soccorso Alpino Veneto, che è stato sottoscritto per garantire la sicurezza degli escursionisti sul Baldo. Erano presenti i firmatari della sottoscrizione: Daniele Polato, presidente della funivia di Malcesine; Giorgio Cocco, responsabile del Soccorso Alpino Veneto, 11ª delegazione. Hanno partecipato inoltre Roberto Morandi e Cristiano Pastorello del Soccorso Alpino.
La 11ª delegazione del Soccorso Alpino Veneto copre tutta la montagna veronese, da Campofontana a Malcesine, per un totale di 150 chilometri. La zona del Baldo è il punto più delicato di tutta l’area in cui il Soccorso Alpino deve operare a causa delle centinaia di migliaia di escursionisti che la funivia porta in quota. I trenta operatori volontari del Soccorso Alpino di Verona vengono attivati dal 118 in caso di emergenza sulle nostre montagne.
Altro fattore che incide sulla sicurezza del Baldo è lo scarso equipaggiamento con cui i turisti arrivano sul monte. Spesso, infatti, gli utenti della funivia, partendo da Malcesine, non sono sufficientemente attrezzati e giungono in vetta privi dell’abbigliamento idoneo ad un’escursione a quasi 1.800 metri di quota.
Proprio per questo motivo, l’accordo con la Funivia – che ha stanziato 10.000 euro per questa collaborazione – oltre a garantire il consueto servizio di emergenza, prevede anche una campagna di prevenzione denominata “Montagna sicura”, che ha lo scopo di informare gli utenti sui rischi che si possono correre in montagna. Inoltre, il Soccorso Alpino sarà presente sul Monte Baldo nel caso di eventi con un elevato numero di persone e per coadiuvare le squadre di evacuazione della funivia qualora si verificassero problemi tecnici all’impianto.
Il Soccorso Alpino Veneto, stazione di Verona, è composto da trenta esperti volontari formati alla Scuola Nazionale. Sono loro a garantire la reperibilità di giorno e di notte per 365 giorni l’anno; la stazione di Verona dispone di due fuoristrada e un quad per arrivare nelle zone irraggiungibili dall’elisoccorso.