Marja, Filippo, Maggie, Massimo, Marco, Federico e Nadine sono i sette protagonisti di Magicarena, volti dietro le quinte, protagonisti e membri della compagnia catalana La fura del baus, che insieme alla Compagnia dell’Arena di Verona, preparano in occasione del Centenario della stagione d’Opera, una nuova versione dell’Aida di Giuseppe Verdi. Un documentario di 90′ che racconta con dovizia di particolari il processo creativo che crea la nuova edizione dell’opera. La macchina da presa coglie, con discrezione, momenti di vita di coloro che si muovono dietro le quinte, i personaggi diventano soggetti carichi di umanità, con i loro sogni e le loro paure, i desideri e le fragilità.
I registi Andrea Prandstraller e Niccolò Bruna seguono il percorso dei sette personaggi dando la stessa importanza all’aiuto regista come all’ultima delle comparse, una sorta di diario di viaggio che rivela i timori e sfocia nella soddisfazione e nella consapevolezza di creare un grande evento artistico.
Interessante e coraggioso scegliere un tema così legato alla musica, all’arte e, allo stesso tempo, alla storia cercando di trovare un connubio tra tradizione e innovazione, in modo che il “lavoro” che si fa ogni estate nell’Arena di Verona possa essere colto come una grande e attuale sfida culturale. In un secolo, infatti, sono stati messi in scena oltre 40 mila allestimenti delle opere più famose del repertorio lirico mondiale, a cui hanno partecipato più di 20 milioni di spettatori. Cifre da capogiro che ben testimoniano anche l’esigenza, se vogliamo, di un approfondimento come questo di Magicarena che si situa a metà tra la fiction e il documentario.
A produrre questo film corale è stata la casa di produzione veronese K+ in collaborazione con la romana LeTalee e la Fondazione Arena. Il film è stato presentato in anteprima al Festival del Cinema di Bari, il BIFeST, il 27 marzo nella meravigliosa cornice del teatro Petruzzelli di Bari: «Si tratta per noi di un’immensa soddisfazione aver portato Verona e il suo monumento simbolo, L’Arena – dichiara l’executive producer di K+ Nicola Fedrigoni – a un Festival del cinema prestigioso come quello di Bari che sta crescendo di anno in anno. In questo documentario Verona diviene lo sfondo pulsante per vite fra loro parallele, che ci conducono, nel loro svolgersi, tra l’arte, la storia e la cultura di un luogo senza eguali. Perchè Verona non sia il solito scenario da cartolina per turisti».
Il film, già presentato al Festival del Cinema del Cairo e uscito in sala in Asia, verrà proiettato in Veneto in due serate speciali: al cinema Lux di Padova il 23 aprile e al Cinema Giorgione di Venezia il 4 maggio. Il programma delle proiezioni verrà definito. Forse sarebbe stato bello vedere la prima qui a Verona, ci auguriamo allora che il film arrivi a destinazione.
Cristiana Albertini