Domenica 22 marzo, alle 20,30 nel Duomo di Legnago, i Musici di Santa Cecilia presentano in concerto le opere di due grandi musicisti del ‘700, ambedue attivi a Vienna, uno dei quali molto legato a Legnago, dove è nato e dove c’è una Fondazione a lui dedicata, che promuove la conoscenza e la diffusione delle sue opere. Questo è Antonio Salieri, l’altro è il genio della musica di Vienna e del mondo: Wolfgang Amadeus Mozart.
Si tratta due autori molto diversi, per stile e impostazione, ma ambedue pieni di sapienza musicale e tuttora apprezzati per le melodie, le armonie e tutto ciò che si riferisce alla Grande Musica, quella classica, suonata e apprezzata in tutto il mondo, non abbastanza valorizzata in Italia, che pur l’ha inventata, anche se sono moltissimi i suoi cultori, come si constata nei vari concerti, anche a Verona.
Il Requiem in Re Minore di W. A. Mozart, K626 è una delle opere più conosciute ed eseguite nel mondo, sia da formazioni di professionisti che da amatori, come i Musici di Santa Cecilia. A Legnago il Requiem viene eseguito con orchestra e solisti di prim’ordine, così da entusiasmare l’ascoltatore, come avviene nel film Amadeus, quando è Salieri che ascolta in estasi la musica del genio di Salisburgo. Riuscire a dare questo piacere dell’ascolto è una delle grandi soddisfazioni di un coro, di una associazione che faticosamente da una decina d’anni riesce a proporre concerti e autori di grande prestigio.
Il Requiem in Do Minore di Antonio Salieri è l’altro brano proposto dai Musici, sempre con orchestra e voci soliste. Si tratta di un’opera meno conosciuta, meno spettacolare e teatrale di quella di Mozart ma molto gradevole e varia, nei ritmi e nei suoni, negli strumenti e nelle voci. In questo caso non viene utilizzata la notorietà di un brano già noto ed amato dal pubblico, come è il Requiem di Mozart, ma viene proposta un’opera “minore” per eseguire la quale sono stati chiesti gli spartiti e l’ascolto guidato, non ancora disponibili e preparati per l’occasione da Choralia.
I Musici di Santa Cecilia sono stati chiamati a Legnago dal locale Rotary Club e sostenuti per le spese dalla Fondazione Antonio Salieri e dalla Banca Mediolanum. Cantare con un’orchestra richiede spese, la cultura costa, poco, ma costa, e non è mai facile trovare finanziamenti adeguati in Italia. E’ quindi importante la partecipazione all’evento che è a ingesso libero.
Siamo abituati ad ascoltare la Musica (con la M maiuscola) con gli orecchi del Romanticismo, tanto che, come dicono molti musicisti, sembra quasi che la Musica sia finita con il Novecento. Non è vero, ma anche quando si riferisce al Settecento, la critica spesso ragiona con il gusto prevalente del Romanticismo e dei movimenti immediatamente seguenti. E per questa critica Mozart è il genio unico, tanto che si è immaginato un complotto di gelosia (è stato Puskin) per farlo morire, con un mandante identificato in Salieri. Ormai si sa che quella storia è falsa e che i due musicisti hanno convissuto per anni a Vienna, con alterne fortune e sfortune.
I Musici di Santa Cecilia sono fieri di presentare insieme i due autori, con le diverse sensibilità di interpretare la musica per le celebrazioni funebri cattoliche, con le figurazioni di un giudizio discriminante, di un Dio giudice severo e castigatore che per fortuna oggi non è più attuale. La serata a Legnago si concluderà con il Libera me Domine di Salieri, molto particolare, per soli, coro e ottoni. Un ascolto davvero originale ed interessante.
Dino Poli
Cantore dei Musici di Santa Cecilia
GIUSEPPE
21/03/2015 at 19:09
un bravo ai miei amici della Mediolanum che sostengono un evento culturale.