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Dopo lo strappo, Salvini come Caino e Tosi… una colomba

Alberto Giorgetti, Flavio Tosi

Non ci faccia ridere il sindaco che ha infarcito la sua giunta e le partecipate di simpatizzanti dell’estrema destra

Flavio Tosi, licenziato dalla Lega, accusa il Segretario Federale del Carroccio Matteo Salvini di essere come Caino travestito da Abele e di aver quindi perpetrato una sorta di fratricidio nei suoi confronti.

Ma di che Tosi stiamo parlando? Quel Tosi condannato con sentenza definitiva per istigazione all’odio razziale? Quel Tosi che nei giardini della Bra aveva sistemato una lapide mortuaria per il procuratore Papalia? Quel Tosi che aveva installato le divisorie sulle panchine per impedire ai barboni di sdraiarsi? Quel Tosi presente ai concerti nazirock dei Gesta Bellica? Via, non ci faccia ridere il sindaco che ha infarcito la sua giunta e le partecipate di simpatizzanti (eufemismo) dell’estrema destra.

Ora si è finalmente fatto anche la barba per apparire più moderato, strizza l’occhio a quei banchieri che la Lega di Umberto Bossi (quindi, anche la sua) insultava come ebrei, massoni, “cattoliconi” e affamatori del popolo, non difende più gli argini del Po dai terroni, e fa il perseguitato, denunciando la prepotenza di Caino Salvini.

Com’era tronfio e soddisfatto ieri sera nel salotto della Gruber! Non aspettava altro per partire in assoluta libertà con la sua Fondazione (i finanziamenti, sindaco, quando li renderà pubblici?). Da oscuro tecnico informatico a leader nazionale: la vicinanza con (meno di) mezze calzette politiche come Corsi, Benetti, Casali, Lella, Marchi, ecc., deve avergli dato alla testa. Ma con quel brutalone di Salvini la partita sarà molto più dura.

Non sarà come a Verona, dove l’insipienza di una sinistra nutrita ancora di avanzi primonovecenteschi, e le ambizioni di mille comitati civici in concorrenza tra loro, hanno favorito il suo funesto esercizio di potere, portando allo sbando una delle più belle città d’Italia.

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Mario Allegri

Written By

Mario Allegri ha insegnato letteratura italiana contemporanea alla Facoltà di Lettere di Verona. Ha pubblicato vari saggi letterari in riviste, giornali e presso editori nazionali (Utet, Einaudi, La nuova Italia, Il Mulino). Ha partecipato come indipendente alle primarie 2011 per l'elezione del sindaco a Verona. marioallegri9@gmail.com

2 Comments

2 Comments

  1. PAOLA PIVA

    12/03/2015 at 17:32

    Perfetto, bravo, però ha dimenticato: “è il Vescovo, sempre al suo fianco, ad avallare tutto!”. Che sia proprio lui che lo porta dritto a Roma?

  2. CRISTINA STEVANONI

    12/03/2015 at 10:37

    Sì Mario, sì, dici bene. Come al solito, anche a livello nazionale, ci vorrebbe qualche giornalista appena serio, che avesse l’ardire di chiedere a Tosi se il modello Verona, che lui pretende di esportare, sia comprensivo anche della condanna del suo vice amico Giacino, della condanna del suo delfino Fabio Venturi, del buco del suo amico Girondini, del fallimento del Museo dell’Opera lirica, delle plurime condanne di dirigenti e dipendenti Agec, di un assessore che c’è e non c’è…

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