EXPO 2015 – Per approfondire i temi cardine di Expo “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” il COE ha presentato, in occasione del Festival del Cinema Africano d’Asia e America Latina, una serie di film dalle tematiche atte a investigare il contenuto della proposta dell’Esposizione Universale.
Ci è piaciuta l’idea di presentare ai nostri lettori questa riflessione avvalendoci dell’aiuto offerto dalla settima arte attraverso Films that feed ovvero una serie di film che nutrono il nostro intelletto rilanciando la sfida fatta propria anche dal gruppo Donne Veronesi We-Expo: È possibile assicurare a tutta l’umanità un’alimentazione buona, sana, sufficiente e sostenibile?
Il film che vi proponiamo per iniziare questo percorso è Lezare di Zelalem Woldemariam (Etiopia 2010 – col. – 14 min.) che affronta i temi del diritto al cibo e dei beni comuni.
Lezare significa “per oggi” e attraverso la vicenda di un ragazzino senza dimora in un piccolo villaggio del sud dell’Etiopia, il cortometraggio rivela i pericoli che ricadranno sulle generazioni future qualora si viva pensando solo all’oggi. È la storia del piccolo Abush, che dopo essersi visto rifiutare l’elemosina dagli abitanti del villaggio aiuta la comunità a piantare piccoli alberi per la riforestazione. Mentre lavora però, perde la moneta guadagnata. Per ritrovarla distruggerà tutto il lavoro fatto dall’intero villaggio.
Per raccontare questa storia il regista, Zelalem Woldemariam, adotta la tipologia del racconto morale. Entro questi confini si muove con un’eleganza sensibile alla composizione dell’inquadratura e alle transizioni tra le sequenze. Non lasciatevi però ingannare dall’apparente “trasparenza” della narrazione. Il film e il messaggio in esso contenuto, non hanno niente di ingenuo.
Trailer del film
Video intervista a Zelalem Woldemariam
Per vedere il film vi consigliamo di ricorrere allo streaming oppure potete noleggiarlo al COE scrivendo a: coemilano@coeweb.org, putroppo, infatti il titolo non risulta disponibile nel catalogo del Centro Audiovisivi cittadino.

Nasce a Firenze il 4 giugno 1961, sposata con Giuliano, due figli: Giuseppe e Mariagiulia. Alcuni grandi amori: la lettura, il cinema, il disegno, la fotografia, la cucina, i cinici, le menti complicate e le cause perse. Dopo la maturità scientifica, s’iscrive al corso di laurea in medicina e chirurgia per poi diplomarsi in design all’Accademia di Belle Arti Cignaroli. Nel 2009 s’iscrive alla Facoltà di Psicologia dell’Università di Milano-Bicocca. Giornalista pubblicista dirige Radio Popolare Verona, già direttrice del magazine online Verona-IN con il quale continua a collaborare coordinando la redazione spettacoli e scrivendo di libri. Nel 2006 ha curato la pubblicazione di La Chiesa di Verona in Sinodo e di Il IV Convegno Ecclesiale Nazionale, nel 2007 di Nel segno della continuità. Nel 2011 l’esordio letterario con la pubblicazione del suo primo romanzo Bianca per la casa editrice Bonaccorso. Alcune sue poesie sono pubblicate nel 2° volume della Raccolta di Poesie del Simposio permanente dei poeti veronesi (dicembre 2011), altre sono pubblicate nella sezione Opere Inedite sul blog dedicato alla poesia di Rainews. cinzia.inguanta@email.it
