Ottime piste per il cicloturismo perché spesso i binari dimenticati corrono in luoghi di alto interesse paesaggistico, storico e culturale
Per domenica 8 marzo la FIAB scaligera ha organizzato una biciclettata da Verona a Isola della Scala, con partenza alle 9, per sollecitare la realizzazione di una pista ciclabile da Ostiglia a Verona utilizzando i binari dismess della ferrovia e gli argini del Tartaro. Una manfestazione analoga si svolgerà alle 10,30 alla stazione di Legnago organizzata dal Comitato Valore ai 4 Fiumi.
Queste attività rientrano nelle attività promosse per l’VIII edizione della Giornata nazionale delle ferrovie dimenticate promossa da CO.MO.DO (Confederazione Mobilità Dolce) insieme ad altre associazioni tra cui la FIAB (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che mira a rendere consapevoli cittadini e amministratori del grande patrimonio inutilizzato rappresentato dalle ferrovie abbandonate.
Queste ferrovie, invece di cadere in completa rovina, potrebbero tornare ad avere una nuova vita con la loro trasformazione in percorsi ciclabili impegnando risorse contenute e potendo immaginare il riutilizzo delle stazioni come punti sosta, di ristoro e assistenza.
In Italia vi sono molti tracciati ferroviari dismessi e abbandonati ormai da lungo tempo. Tali tracciati spesso attraversano territori di rilevante interesse paesaggistico e storico. Con il loro recupero e trasformazione in percorsi ciclabili i binari dismessi potrebbero diventare delle straordinarie risorse turistiche. Inoltre il recupero si potrebbe intrecciare e sommare ad analogo lavoro di adattamento degli argini dei fiumi: così facendo si può creare un rete di percorsi ciclo-pedonali di grande rilevanza.
Esempi concreti possono essere la Ciclabile delle Dolomiti o la Treviso-Ostiglia (ancora incompiuta e che collegando il Trevigiano col Mantovano potrebbe un giorno allacciarsi facilmente alle ciclabili del Po) o, ancora, il recupero dell’ex ferrovia nella zona di Tarvisio in Friuli o la Ciclabile di Ponente in Liguria.

