L’incontro di venerdì 27 febbraio, dal titolo Questo sperare inutile all’inferno, promosso dal Caffè Letterario presso l’Hotel Due Torri, è dedicato ad Alda Merini. L’ambiente raffinato e senza tempo dell’Hotel, accoglie un pubblico numeroso, in prevalenza femminile.
Valeria Lo Forte, presidente del Circolo dei Lettori, presenta Luca Bragaja, professore di Letteratura e Filologia presso l’Università di Verona, poeta egli stesso, che ha personalmente conosciuto Alda Merini e curato un suo libro di poesie nel 2005.
Bragaja, con pacatezza, tocca le principali tappe della vita della Merini partendo dai suoi esordi, quando ancora molto giovane, stupì gli intellettuali dell’epoca con la sua già straordinaria capacità di fare poesia. Pasolini parla della Merini come di una mostruosa intuizione. La poetessa frequenta Quasimodo, Sanguineti, Montale, la Spaziani, conosce poi Giorgio Manganelli, scrittore e critico letterario, con il quale vive una tormentata relazione amorosa.
Nel frattempo iniziano i suoi disturbi psichici. Scrive Presenza di Orfeo dedicata al suo amore impossibile con Manganelli. Patrizia Rossari, del Circolo dei Lettori, legge questa poesia che Bragaja definisce molto complessa ed evidenzia la ricerca di un “limite” attraverso il verso, come probabilmente la Merini lo ha vissuto anche nella realtà, attraverso un difficile rapporto con le figlie, i compagni di vita.
Le opere seguono l’odissea della sua vita, segnata dalla follia. Dopo l’esperienza del manicomio, scrive Terra Santa da cui la Rossari legge due poesie, bellissime e dolorose, dove la Merini descrive l’anonimità del manicomio e, ci spiega Bragaja, dove si possono riscontrare echi classicheggianti e dove è possibile cogliere tonalità di mistero che si alternano a bagliori di luce provenienti da un altrove. Se tutto questo abbia poi una valenza religiosa, psicoanalitica o poetica, sta a noi lettori percepirlo.
Bragaja legge anche alcuni aforismi al fine di mostrare come la Merini possa essere a volte leggera ed ironica; ne sono esempi le poesie: Bussate e non vi sarà aperto, La morte è un confine perfetto, La casa della poesia non avrà mai porte, Se Dio mi assolve lo fa per insufficienza di prove. Annuncia infine che Il 21 marzo, compleanno della poetessa, usciranno tre sue poesie inedite, pubblicate da Enzo Righetti per Scripta, dal titolo Santi e poeti. E’ la lettura di questi versi a chiudere l’incontro.
Betty Marchi