A distanza di 24 ore il sito di Verona In è tornato online ma questa notte né io né Gianni Falcone abbiamo dormito. Pensavamo di aver perso tutto: più di 5 mila articoli, le varie pagine e una serie di cose che avrebbero portato a zero il giornale.
Colpa mia, che ho voluto intervenire su aspetti tecnici di cui non sono competente.
Oggi occorre riflettere sul fatto che un patrimonio del genere – tale è per i suoi 12 anni di storia e per il contributo di tanti volontari – non può essere così a rischio solo perché non ci sono i soldi per affidarlo a un tecnico competente.
Forse è giunto il momento di chiedersi veramente quali siano le priorità anche economiche per tenere in vita (e al sicuro dalle mie mani) questo giornale. E quale sia l’effettivo valore di una simile esperienza.
Grazie a tutti per la solidarietà dimostrata in queste ore.
G.M.

SILVANA
07/02/2015 at 17:08
Mi fa piacere che Verona in sia tornata. Ho sentito la mancanza.
REDAZIONE
07/02/2015 at 23:54
Grazie Silvana. g.m.
LORENZO DALAI
06/02/2015 at 14:05
Hai perfettamente ragione, caro Giorgio.
Verona In è uno dei pochi spazi dove si tiene viva la discussione, dove il confronto, anche deciso, c’è e va avanti. In una città afflosciata, dire addormentata è un eufemismo, ritengo che l’azione di stimolo che parte da questa testata sia assolutamente unica e insostituibile.
Quindi dobbiamo fare di tutto perché migliori, sia dal punto di vista qualitativo, sia sotto il profilo della solidità economica e di conseguenza sull’utilizzo delle tecnologie. Lo sai che io ci sono…
Redazione
06/02/2015 at 14:38
Grazie Lorenzo. g.m.