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Cultura

Al Ristori l’anima danza con il Mark Morris Dance Group

Mark Morris Dance Group

Un folto pubblico attento e curioso stregato dall’intensità del messaggio lanciato dal balletto

Sabato 1 novembre, per la seconda serata consecutiva, il Teatro Ristori ha offerto uno spettacolo di balletto moderno a un folto pubblico attento e curioso. Non è la prima volta che la danza arriva sul palcoscenico del Ristori. La scorsa stagione il teatro ha ospitato gruppi di eccellenza come il Bejart Ballet Lausanne, che ci ha fatto gustare e apprezzare le coreografie di uno fra i grandi maestri della danza dell’ultimo cinquantennio, Maurice Bèjart (con musiche di Malher, Nino Rota e le chansons di Jacques Brel e Barbara), Arteballetto, una compagnia di danza italiana, BalletBoyz, una compagnia di dieci ballerini maschi, spettacolari nei loro movimenti velocissimi e fluidi,una tecnica perfetta mascherata dall’armonia, e, ultimo, il Wiener Staatsballett con coreografie di altissimo livello e un meraviglioso Pas de Cinq dal Lago dei Cigni nella versione di Nureyev.

La stagione attuale è stata aperta dal Mark Morris Dance Group. Mark Morris è uno dei più conosciuti coreografi americani, sul campo dal 1980. Stupenda la sua ricerca di riuscire a visualizzare i sentimenti e le emozione più profonde dell’uomo moderno attraverso i gesti e i movimenti della danza.

Il piccolo gruppo di ballerini ha solide basi di studio e esperienza di danza classica ma l’abilità esecutiva, non discutibile, viene come dimenticata nel seguire con gli occhi quei movimenti ritmici che sembrano sgorgare con naturalezza dal profondo di ogni ballerino. Accompagnano, con naturale fluidità, il variegato mondo emotivo che si dipana sul palcoscenico nei rapporti tra i vari interpreti, ne strutturano i sentimenti, i moti dell’animo, ne sottolineano l’intensità. Non si tratta più di un bello spettacolo di danza, a cui siamo abituati, qui c’è la ricerca di qualcosa di più profondo, qualcosa che gli spettatori sentono e che tocca la loro parte emotiva, emozionale. Qualcosa quindi di nuovo in questa ricerca non di movimenti tecnicamente perfetti, ma di movimenti che con il corpo assecondino i movimenti dell’anima. Ieri sera il pubblico, entusiasta, non si decideva ad abbandonare il teatro,continuava ad applaudire, stregato dall’intensità del messaggio.

Bravi i due musicisti, violino e piano, che hanno suonato dal vivo. Registrate solo le canzoni scozzesi, il cui testo spiritoso ,accompagnato da risate e risatine del pubblico in grado di comprendere,ha accompagnato una danza allegra e coinvolgente che sembrava voler invitare a salire sul palco per condividere un momento di evasione totale.

Aspettiamo gli altri tre incontri di danza in cartellone, a marzo, aprile, maggio.

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Bona Fiori  

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