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Cultura

Campiello 2014 a Giorgio Fontana con Morte di un uomo felice

Giorgio Fontana mentre riceve il Premio Campiello 2014

Giorgio Fontana con Morte di un uomo felice (Sellerio) vince la 52^ edizione del Premio Campiello, promosso e organizzato dal 1962 dagli Industriali del Veneto. Il romanzo di Fontana ha ottenuto 107 voti sui 291 inviati dalla Giuria dei trecento lettori anonimi, il cui verdetto è stato annunciato sabato 13 settembre sul palco del Gran Teatro La Fenice di Venezia, durante lo spettacolo condotto da Neri Marcorè e Geppi Cucciari.

Al secondo posto, con 74 voti, si è classificato Michele Mari con Roderick Duddle (Einaudi), al terzo posto, con 43 voti, Mauro Corona con La voce degli uomini freddi (Mondadori), al quarto, con 36 voti, Giorgio Falco con La gemella H (Einaudi), al quinto, con 31 voti, Fausta Garavini con Le vite di Monsù Desiderio (Bompiani).

«Grazie ai lettori e grazie al mio editore, un premio che mi spinge a lavorare di più e meglio. Fa parte della mia etica di scrittore. Quando si finisce un libro bisogna chiudere la porta dietro di sé, ma quando si riapre occorre qualcuno che ti aspetti», ha dichiarato Fontana, che ha dedicato il premio agli amici che l’anno seguito alla Fenice.

La Giuria dei trecento lettori anonimi della 52^ edizione del Premio Campiello era così composta: 20 casalinghe, 48 imprenditori, 101 lavoratori dipendenti, 78 liberi professionisti e rappresentanti istituzionali, 31 pensionati, 22 studenti. Tra i personaggi famosi: lo Chef Carlo Cracco, la cantante Irene Grandi, l’attore Marco Paolini, il giornalista Gianluigi Paragone, l’attrice Stefania Rocca, la giornalista Alessandra Viero.

Roberto Zuccato, presidente della Fondazione Il Campiello e di Confindustria Veneto, ha dichiarato: «In una fase di cambiamento epocale, di metamorfosi dei paradigmi sociali ed economici con cui siamo stati abituati a ragionare, dobbiamo reinventarci. Per questo risulta strategico investire in cultura, anche per capitalizzare il nostro patrimonio storico-artistico, ma soprattutto perché solo con la cultura possiamo comprendere il cambiamento in atto e avanzare soluzioni innovative. Con il Premio Campiello, Confindustria Veneto vuole dare questo contributo di crescita; è la nostra forma di mecenatismo moderno per promuovere la letteratura e i nostri autori in tutta Italia»,

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La finale, seguita per la prima volta da La 7, verrà trasmessa mercoledì 17 settembre alle ore 23.00. Lo spettacolo è stato condotto per il secondo anno consecutivo da Neri Marcorè e Geppi Cucciari, che sul palco della Fenice hanno presentato un mix di contenuti culturali e intrattenimento. La regia è stata affidata a Cristian Biondani, per un format che ha posto al centro i libri, gli scrittori finalisti e le loro storie. Ad arricchire la serata, la voce di Renzo Rubino, cantautore italiano classificatosi al terzo posto al Festival di Sanremo 2014, nella categoria Campioni, con il brano Ora.

Nel corso della serata è stato consegnato anche il Premio Fondazione Il Campiello, assegnato quest’anno a Claudio Magris. Inoltre è stato premiato il vincitore del Premio Campiello Opera Prima Stefano Valenti  con il romanzo La fabbrica del panico (Feltrinelli), il vincitore del Campiello Giovani Maria Chiara Boldrini, 17 anni di Bientina (Pisa), con il racconto Odore di Sogni e il Riconoscimento esterno Ambra Giacometti, 19 anni di Locarno, con il racconto Anemia – Storia di una mancanza.

Il Premio Campiello, istituito nel 1962 dagli Industriali del Veneto, è promosso e gestito dalla Fondazione Il Campiello, composta dalle sette associazioni industriali del Veneto e dalla loro Confindustria regionale. E’ la più importante iniziativa in campo culturale promossa da Confindustria Veneto ed uno dei pochi casi di successo in Italia di connessione concreta e strategica tra mondo dell’impresa e della cultura. Nel corso degli anni il Premio ha raggiunto il vertice delle competizioni letterarie italiane.

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