Il Codice digitale degli archivi veronesi permetterà di consultare online le riproduzioni ad alta risoluzione della documentazione prodotta da persone o enti del primo medioevo veronese, nel periodo compreso tra l’VIII e il XII secolo
Venerdì 9 maggio, alle 17, nella sala Farinati della Biblioteca civica di Verona, verrà presentato il Codice digitale degli archivi veronesi. Il Codice, curato da Andrea Brugnoli per le edizioni di Reti Medievali, permette di consultare on line le schede e le riproduzioni della documentazione prodotta da persone o enti per il primo medioevo veronese.
Il Codice mette a disposizione un’introduzione alle vicende archivistiche e le schede identificative di tutta la documentazione compresa tra l’VIII e il XII secolo (circa 3.500 atti notarili) e, per ora, le riproduzioni di tutti i fondi conservati all’Archivio di Stato di Verona, per un totale di circa 2.000 pergamene con 5.000 immagini ad alta risoluzione.
L’edizione nasce da una collaborazione tra Reti Medievali, il Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella, l’Archivio di Stato di Verona e il dipartimento TESIS dell’Università di Verona.
Alla presentazione, realizzata in collaborazione con la Biblioteca civica di Verona, sono previsti gli interventi di Micaela Procaccia, Direttore del servizio di Tutela e conservazione del patrimonio archivistico della Direzione generale per gli archivi del MIBACT, di Antonietta Folchi, Direttrice dell’Archivio di Stato di Verona, di Michele Ansani, Docente di Paleografia e Diplomatica all’Università di Pavia, di Gian Maria Varanini, Docente di Storia medievale all’Università di Verona e del curatore dell’edizione, Andrea Brugnoli, del Centro di Documentazione per la Storia della Valpolicella.