Questa volta l’uso spregiudicato della querela contro i giornalisti non ha funzionato, anzi si è rivelato un boomerang
Che Tosi, dopo la sua querela preventiva, si prendesse una bella legnata dalla Gabanelli, era nell’aria. Ne è andata della sua immagine pubblica, faticosamente costruita dal suo portavoce ben introdotto a sinistra, di fronte ad opinionisti a la page, come Cacciari, o radical, come Scalfari, che in un passato non lontano hanno espresso valutazioni lusinghiere nei confronti del sindaco di Verona.
Forse tra l’esercito dei bigotti nostrani prevarranno i pruriti morbosi, sollecitati anche dalla titolazione della bibbia locale, sui presunti festini hard. Ma per i laici non è certamente questo il punto. Accanto al malaffare su cui sta indagando la Procura della Repubblica, e che ha già provocato arresti e dimissioni, il servizio di Report ha documentato un fatto inquietante che costituisce il problema vero.
Sono le frequentazioni di Tosi con torbidi personaggi crotonesi, border-line come li ha definiti il capo dell’antimafia, che secondo Report avrebbero sponsorizzato la sua fondazione, intorno alla quale sarebbe ora necessario fare piena luce per questo stravagante gemellaggio.
E’ vero che Tosi non è un leghista doc, in effetti il suo passato è più nero che verde, però portare il leone di San Marco nella tana del lupo ‘ndranghedista è proprio un gran paradosso. Ha ragione Salvini a dire in piazza Dante che dobbiamo preoccuparci più della mafia che del tanko. E probabilmente questo lo pensano anche gli inquirenti. Non so però alla nostra amministrazione cosa convenga.
Questa volta l’uso spregiudicato della querela contro i giornalisti non ha funzionato, anzi si è rivelato un boomerang. Accade, quando si confonde la linea dell’orizzonte con il confine dell’orto di casa propria.
Paolo Ricci

Paolo Ricci, nato e residente a Verona, è un medico epidemiologo già direttore dell’Osservatorio Epidemiologico dell’Agenzia di Tutela della Salute delle province di Mantova e Cremona e già professore a contratto presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia in materie di sanità pubblica. Suo interesse particolare lo studio dei rischi ambientali per la salute negli ambienti di vita e di lavoro, con specifico riferimento alle patologie oncologiche, croniche ed agli eventi avversi della riproduzione. E’ autore/coautore di numerose pubblicazioni scientifiche anche su autorevoli riviste internazionali. Attualmente continua a collaborare con l’Istituto Superiore di Sanità per il Progetto pluriennale Sentieri che monitora lo stato di salute dei siti contaminati d’interesse nazionale (SIN) e, in qualità di consulente tecnico, con alcune Procure Generali della Repubblica in tema di amianto e tumori. corinna.paolo@gmail.com
